08/10/2006
Campionato del mondo IAU di 100 km su strada - Misari - Korea classifica completa
La nazionale femminile conquista la medaglia d'oro di Stefano Scevaroli
La canzone dell’estate, cioè l’Inno di Mameli, è stata suonata a Seoul, capitale della Corea, nel suo quartiere-parco di Misori, in occasione dei campionati del mondo dei
100km.
Questa volta il merito è di tre magnifiche donne d’Italia: Monica Carlin, Paola Sanna, Giovanna Cavalli che hanno messo in fila le Nazioni del Mondo andando a vincere il titolo a squadre femminile, davanti a Giappone, Francia, Usa, Germania e tutto il resto: medaglia d’oro!
Eccellente esito anche in campo individuale: Monica Carlin, seconda e medaglia d’argento in 7:29.16, Paola Sanna, quarta in 7:42.12 e Giovanna Cavalli a completare il terzetto vincente, 17° in 8:13.58.
In campo maschile raccogliamo di meno, ma comunque grande gara per Giorgio Calcaterra (11° in 7:04.15) Mario Ardemagni (14° in 7:06.30) e Marco Boffo (18° in 7:12.44) per un buon quinto posto complessivo di squadra. Con le notizie pervenuteci, grazie alla cronaca in diretta fornitaci da Hilary Walker e Jan Vandendriessche della IAU, proviamo a raccontare la gara del campionato mondiale di 100 km su strada, svoltosi questa notte a Seoul (più precisamente a MISARI) nel Sud della Korea. Iniziamo subito dalle ottime notizie in campo femminile, dove Monica Carlin ha conquistato una importantissima medaglia d'argento grazie ad un finale di gara entusiasmante, che l'ha vista raggiungere a poche centinaia di metri dall'arrivo l'inglese Elisabeth Hawker, che la cronaca segnalava in testa fin dal 60° km. Basti pensare che al 70° km la nostra Carlin aveva ben 5'42" di ritardo dalla britannica. In volata però la Hawker (7:29:12) ha preceduto l'azzurra (7:29:16), che ha conseguito così - oltre al suo nuovo limite personale - anche e soprattutto la seconda miglior prestazione italiana femminile di tutti i tempi (seconda solamente allla M.P.I. di Monica Casiraghi di 7:28:00). Superlativa prestazione anche da parte di Paola Sanna, che arrivata quarta, è riuscita a migliorare il proprio primato personale di 16:40 portandolo ora ad uno straordinario tempo di 7:42:12. Impeccabile come sempre la prestazione di Giovanna Cavalli, il cui piazzamento (17^) e tempo (8:13:58) ha consentito alla squadra femminile azzurra di conseguire la nuova miglior prestazione italiana a squadre di tutti i tempi con il complessivo tempo di 23:25:26 (precedente 2004 a Winschoten di Casiraghi, Sanna e Cavalli). La squadra azzurra femminile ha vinto la medaglia d’ORO, davanti alle giapponesi (staccate di 3:35) e alle francesi (staccate di 11:44).
In campo maschile, la vittoria è andata al francese Yannick Jouadi (6:38:41), che ha preceduto i russi Oleg Kharitinov (secondo) e Denis Zhalybin (terzo). Nelle segnalazioni ricevute a metà percorso abbiamo rilevato il passaggio al primo posto del nostro Giorgio Calcaterra in 3:09:41 poi le cose si devono essere messe un po’ “storte” perché al 70° km Giorgio era già passato settimo. Dietro un regolare Boffo stava intanto rimontando posizioni, fino a portarsi al nono posto all’80° km. con una proiezione finale addirittura inferiore alle 6h 50. Poi anche a lui deve essere successo qualcosa di negativo, perché al termine della gara ce lo troviamo al 18° posto in 7:12:44. Nella classifica maschile a squadre, fanno risultato i nostri Calcaterra, Ardemagni e Boffo e salvo errore, gli azzurri dovrebbero essere quinti. Da segnalare che a 20 km dall'arrivo, quando Boffo era in nona posizione, l'Italia aveva virtualmente sul petto la medaglia di bronzo.
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Mondiale su strada - 20 km - Debrecen -Ungheria classifica completa
Bourifa è 23esimo
Nono posto per la squadra maschile ai Campionati del Mondo di corsa su strada, manifestazione svoltasi questa mattina a Debrecen (Ungheria) sulla distanza dei 20 km. Il migliore degli azzurri è stato Migidio Bourifa, classificatosi 23esimo (59:37), a tre minuti e mezzo dal vincitore, l'eritreo Zeresenay Tadesse (argento e bronzo per i keniani Robert Kipkorir Kipchumba e Wilson Kebenei Kiprotich). Podio maschile a squadre occupato da Kenya, Eritrea ed Etiopia (la Francia, settima, prima dei paesi europei). Questi i piazzamenti degli altri azzurri: venticinquesimo Antonello Petrei (59:45), quarantanovesimo Fabio Mascheroni (1h01:38), cinquantatreesimo Gianmarco Buttazzo (1h02:00).
Una posizione in meno per le ragazze in azzurro, ottave, con la palma della migliore a Gloria Marconi (26esima, 1h09:05); con lei, al traguardo, Silvia Sommaggio (30esima, 1h09:33), Ivana Iozzia (35esima, 1h10:27), Stefania benedetti (49esima, 1h12:57). Titolo individuale (con miglior prestazione iridata, 1h03:21) alla olandese d'origina keniana Lornah Kiplagat; podio per la romena Tomescu (1h03:23) e per la keniana Rita Jeptoo (1h03:47). Medaglie a squadre per Kenya, Etiopia e Giappone.
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08/10/2006
Milano City Marathon - Milano classifica completa
Record della gara per il keniano Benson Kerono
Il Keniano Benson Cherono vince la Samsung Milano City Marathon (in 2h07’58”), realizzando il record della gara e la migliore prestazione stagionale tra le maratone della penisola. Tra le donne successo dell’etiope Askale Tafa (2h27’57”) Il futuro della maratona è già il presente: Samsung Milano City Marathon legittima la sua fama di tracciato fra i più scorrevoli e incorona il 22enne keniano Benson Cherono con il tempo più veloce dell’anno in Italia e sesto al mondo: un 2:07’58” che vale anche il primato della maratona milanese. Cherono ha preceduto sul traguardo di piazza Duomo i connazionali Benson Barus (2:08’33” all’esordio sui 42,195 km) e Joseph Ngeny (2:09’27”). Una tripletta che corona anche il loro rapporto d’amicizia: i tre atleti si allenano insieme e i primi due hanno anche origini comuni, appartenendo entrambi alla tribù Tugen, che ha dato i natali al primatista mondiale Paul Tergat.
Per Cherono si tratta della terza vittoria consecutiva, dopo Pechino e Los Angeles, con un miglioramento di 41 secondi sul proprio primato personale, realizzato in California lo scorso marzo.
La sua è stata una gara regolare, con due metà quasi speculari (passaggio alla mezza maratona in 1h04’01”). L’attacco decisivo l’ha sferrato al 40 km, quando la lotta per la vittoria era un affare a due tra lui e Barus. Un’accelerazione decisa che gli ha permesso di accumulare un vantaggio consistente per un arrivo solitario in piazza Duomo. “Avrei potuto chiudere con un tempo ancora più veloce – ha spiegato il vincitore nella conferenza stampa post-gara - ma alla vigilia avevo un po’ di mal di schiena, che si è ripresentato in gara intorno al trentesimo chilometro, così ho deciso di aspettare un po’ prima di attaccare”. Il suo 2h07’58” è di poco superiore al miglior tempo mai realizzato in una maratona italiana (2h07’44” dell’etiope Simeretu a Torino nel 2001). Milano ha già un obiettivo per la prossima edizione: dopo essere diventata la maratona più veloce del 2006, può diventare la più veloce di sempre. A correre con il gruppo di testa nella prima parte di gara c’era anche il campione olimpico ed europeo Stefano Baldini, che ha effettuato un test di 23 km in vista del suo prossimo impegno agonistico alla New York City Marathon, in programma il 5 novembre. “Sono soddisfatto della mia prova – ha commentato l’azzurro, scambiando alcune impressioni con il proprio tecnico, Luciano Gigliotti – mi proponevo di passare alla mezza in un’1h04’ e ci sono riuscito senza problemi. Il percorso è veramente scorrevole come me l’avevano descritto e qui si possono fare tempi di livello mondiale”. Parole confermate dai fatti: grazie al 2’07’58” di Cherono, Milano si colloca tra le grandi maratone mondiali, accanto a Berlino, Rotterdam, Londra, Amburgo e Boston.
LA GARA FEMMINILE
Dopo cinque successi consecutivi targati Kenya, il testimone è passato all’Etiopia, grazie alla 22enne Magarsa Askale Tafa vincitrice in 2:27’57”. La giovane maratoneta, che si allena con Tariku Bekele, il fratello minore del campione olimpico Kenenisa, ha negato il bis a Hellen Kimaiyo Kimutai (seconda in 2:28’51”). La keniana, vincitrice a Milano nel 2005, ha alzato bandiera bianca al 32° km a causa di un problema al bicipite femorale. A completare il podio un’altra atleta keniana, Anne Kosgei, che dopo due stagioni difficili è tornata su buoni livelli con un 2:32’55
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08/10/2006
Maratonina di Mantova 06 classifica completa
Record del nuovo percorso per Daniel Kiprop Limo
Buon successo partecipativo all’appuntamento podistico mantovano per eccellenza, quello con la maratonina giunta quest’anno alla quindicesima edizione. Nella città dei Gonzaga circa 700 atleti si sono schierati al via nel viale che collega Palazzo Te allo stadio Danilo Martelli pronto accogliere la partita pomeridiana del Mantova Calcio. Il circuito è quello ormai collaudato da qualche anno: tre giri cittadini da 7 km l’uno con il bel passaggio sul lungolago.
Mantova, quindi, oltre ad essere invasa da turisti attratti dalla mostra del Mantegna, è stata presa d’assalto da un bel nugolo di atleti che alle 9.00 hanno preso il via. La gara è presto raccontata: i due keniani presenti, Daniel Kiprop Limo e Nickson Rugut Kiptolo, vanno subito in testa e si giocano la vittoria nell’ultimo giro. Vince Limo in 1h04’04” facendo registrare il nuovo record del percorso (quello della manifestazione è 1h02’20” di David Ngeny Cheruyiot del 1999). Al secondo posto arriva Kiptolo in 1h04’14”. Al terzo posto arriva Mirko Zanovello, che correndo sempre da solo è autore di un’importante prova chiusa in 1h06’32”. Bene anche il bergamasco Simone Favaro, quarto in 1h08’25”, mentre il quinto posto è di Igor Rizzi in 1h09’27”.
Tra le donne la vittoria è andata a Monica Bonfanti in 1h19’38”. La vincitrice della Stramilano Amatori 2006 è sempre rimasta al comando della gara ben protetta da un gruppetto di uomini. La capoverdiana Sonia Lopes, fino a un chilometro dall’arrivo, pensava di essere al comando. Per lei quindi la seconda piazza è una sorpresa che comunque prende positivamente come sempre: 1h21’49” il suo tempo finale. Sul terzo gradino del podio si posiziona in 1h28’27” la bolognese Manuela Cremonini.
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5 Castelli Half Marathon- Bedizzole - Brescia classifica completa
Tris di giovani Africani
Trionfano i giovani nella 10^ edizione della maratonina di Bedizzole. 1° posto per Eric Kipkemei in 1h 04' 54'' che regola in volata Peter Kiplagat, 1h 04' 58''. Nella classifica femminile, Monica Morstofolini vince con 1h 20' 10'' sulla campionessa di corsa in montagna Mariagrazia Roberti, 1h 22' 31. Per i Bergamaschi ottimi piazzamenti di Alfredo Cosentino, 10° in 1h 08' 24'' e Franco Zanotti, 11° in 1h 09' 12''. Vittorie di categoria ( 50 - 54 ) per Flavio Mangili, 1h 22' 07'' e Dario Rubini ( 60 - 64 ) in 1 26' 23''.
08/10/2006
Sudtirol Marathon - Egna - Alto Adige articolo pubblicato da podisti.doc classifica completa
Doppietta keniana
La 13esima edizione della Maratona dell’Alto Adige è stata dominata dagli atleti keniani. Sotto il sole, ma con temperature rigide - ad Egna alla partenza sono stati misurati solo sei gradi - si è imposto il 29enne Philemon Kipkering Metto in ottimi 2:16.28 davanti al connazionale David Chetuyiot Ngeny e all’azzurro Francesco Ingargiola, quinto in agosto agli Europei a Goteborg. Tra le donne il successo è andato alla 22enne ucraina Julia Ruban, mentre sui 21 km si sono affermati Luigi Di Bella e Federica Dal Rì.
Nella gara maschile sui 42 km è stato il trentino Massimo Leonardi a fare l’andatura fino a metà percorso. Ai 21 km è passato in 1:07.35, con 40 secondi di vantaggio sugli africani Philemon Kipkering Metto, David Chetuyiot Ngeny e Joshua Rop Kipchumba, mentre il siciliano Ingargiola seguiva con altri 30 secondi di distacco. Miglior altoatesino a metà percorso era Kurt Ploner di Villabassa, che però si è poi ritirato, in quanto la gara gli serviva solo da preparazione per la Maratona di New York. Il vincitore delle ultime due edizioni, Reinhard Harrasser, è invece passato in modesti 1:21. L’atleta pusterese ha dovuto iniziare piano la gara per un forte raffreddore. Al chilometro 24 è uscito anche Leonardi e contemporaneamente Kipkering Metto ha aumentato l’andatura, riuscendo a staccare i suoi compagni di fuga Ngeny e Rop Kipchumba. Kipkering ha anche cercato di battere il record del percorso del connazionale Kirui, stabilito nel 2000 (2:12.25), ma è stato frenato da problemi di stomaco, che lo hanno costretto a fermarsi quattro volte. Nonostante tutti questi problemi ha però vinto in 2:16.28 festeggiando nella sua 31esima maratona la 23esima vittoria. Una curiosità: sei anni fa proprio ad Egna Kipkering Metto aveva esordito nella maratona, chiudendo al quarto posto. Alle spalle del vincitore David Ngeny (2:17.34) si é piazzato al secondo posto, davanti ad Ingargiola (2:19.10), autore di un gran finale. Anche l’atleta siciliano correrà fra poche settimane a New York. Miglior altoestino in gara, Reinhard Harrasser, settimo in 2:36.39. Harrasser ha corso i secondi 21 km in 1:15.
Tra le donne l’azzurra Simona Viola ha dovuto dare forfait, dando via libera alla 22enne Julia Ruban, che si è imposta in 2:43.20 con ben 43 minuti (!) di vantaggio sulla tedesca Simone Roth. La bolzanina Patrizia Pignataro ha chiuso la prova al quinto posto.
Nella Mezza Maratona (21,095 km) successo per Luigi La Bella, che viene da Mazzara del Vallo come Ingargiola. Fino a metà gara La Bella ha corso con Hermann Achmüller, poi ha aumentato l’andatura, staccando di oltre due minuti il corridore pusterese. 1:07.38 il tempo finale del siciliano, 1:09.46 quello di Achmüller. Il venostano Michael Burger ha vinto lo sprint per il terzo posto contro Luca Nascimbene e Christian Peintner ha festeggiato il ritorno alle gare dopo un lungo periodio di assenza per infortunio con un buon quinto posto. Tra le donne si è affermata la campionessa italiana di cross dell’anno scorso Federica Dal Rì in 1:23.28, precedendo la sorprendete triatleta brissinese Manuela Ianesi (1:25.58) e la trentina Francesca Iachemet.
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Corri col treno - Ciriè - Torino classifica completa
Successo Italiano in Piemonte
Oltre 700 i concorrenti iscritti alla mezza maratona che si sono dati appuntamento di fronte al Palazzo Comunale. Il percorso, interamente chiuso al traffico, si sviluppava tra le piste ciclabili delle borgate ciriacesi ed il suo centro cittadino, su un anello da ripetersi due volte per complessivi 21,097 chilometri. Anche se quasi interamente pianeggiante, il nuovo tracciato si è dimostrato subito molto tecnico ed impegnativo, ed in grado di far selezione sin dai primi chilometri. Splendido il pubblico che insieme a vari gruppi folcloristici è stato parte attiva della manifestazione. Sul traguardo si sono presentati in volata il marocchino El Mustafà RACHHI e Ivano POZZEBON, con quest’ultimo che si imponeva tagliando il traguardo a braccia alzate. Tra le donne, gara senza rivali per Maura Rinaldo che vince distanziando nettamente tutte le avversarie.
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08/10/2006
Maratone nel mondo
8 OCTOBER 2006: EINDHOVEN MARATHON, NETHERLANDS