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Maratona d'Italia - Carpi classifica completa
Arrivo in volata
La maratona d’Italia è stata conquistata quest’anno da due outsider. Il primo è il keniano, David Kemboi Kiyeng, che è andato a migliorare il suo primato personale di ben un minuto e trenta secondi, coprendo la distanza in 2 h 10' 07'', bruciando nella volata finale il favorito, il connazionale Makori David Omiti di un secondo. In campo femminile la vittoria è andata all’ungherese Anikò Kalovics che partita bene, non ha sofferto il fatidico muro dei 30 chilometri, stabilendo l’ottimo tempo di 2 ore 26 e 43. Rosalba Console, con la maratona d’Italia, ha invertito il brutto periodo negativo che si era aperto con la caduta alla maratona degli europei di Goteborg.Gli iscritti sono aumentati del trenta per cento.
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Maratonina di Cremona classifica completa
Dominio Keniano Oggi in piazza del Comune all’ombra del Duomo e del Torrazzo, 1674 concorrenti hanno completato la loro fatica iniziata alle 9.30 da via XX Settembre.Fin da subito i ritmi sono stati elevati, al 10° km Joseph Lomala, vincitore nel 2005,e Philemon Kirwa Tarbei sono transitati in 29’34”.Nella seconda metà hanno calato di poco il loro incedere. Volata mozzafiato che ha premiato Tarbei che è andato a vincere in 1h02’45”, un secondo meglio rispetto a Lomala. Terzo posto per Nickson Rugut Kiptolo in 1h03’57”. Il primo italiano lo troviamo al settimo posto, il veronese sempre generoso Gianluca Pasetto che ha concluso in 1h06’04”. In campo femminile l’azzurra Monica Morstofolini ha agguantato il gradino più alto del podio con il tempo di 1h18’57”. Sette giorni dopo la mezza di Mantova, ancora un secondo posto per Sonia Lopes: per lei un discreto 1h20’57”. Al terzo posto, arriva l’avvocatessa parmense Alessia Keissidis in 1h22’07”.
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Mezza maratona di Vigarano - Ferrara classifica completa
Vittorie di Massimo Tocchio e Sara Orsi Mezza...inconsueta a Vigarano dove la classifica vede solo atleti Italiani. Vince il Ferrarese Massimo Tocchio in 1h 08' 49'' su Massimo Mei in 1h 11' 57''. Sara Orsi con 1h 15' 31'' vince su Denise Cavallini,1h19'57''.
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Biohalfmarathon - Grosseto classifica completa
Ingargiola vince la mezza Toscana
A Grosseto, Francesco Ingargiola vince la mezza maratona.Il suo crono 1h06'12", dopo una spettacolare volata finale negli ultimi 200m in pista. Vince pertanto anche il titolo italiano militare, davanti a Cristian Gaeta (1h06'59") ed Angelo Carosi (1h07'24"). Il podio femminile vede prima Ilaria Bianchi in 1h17'09", seguita da Cristina Neri e Veronica Luongo.
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Palermo supermarathon Lorena Di Vito vince la distanza lunga femminile
1200 runner, con una folta rappresentanza straniera (soprattutto olandesi e inglesi) si sono misurati, con grande spirito olimpico, sulle tre distanze della mezza maratona (21,097 km), della maratona (42,195 km) e della supermaratona (50 km). Le vittorie sono andate a Giovanni Soffietto (Club Atletica Partinico) e Patrizia Gioviale (Club Atletica Torrese) nei 21 km, al siciliano trapiantato in Svizzera Benedetto Patti (GS Atletica Mazzara) e alla britannica Nicola Carter (Nirvana Europe) nei 42,195 km, quindi Carlo Filiberto (Universitas) e la già campionessa italiana Lorena Di Vita (Pro Patria Milano) nella misura più lunga. I vincitori delle tre gare non hanno avuto grossi problemi: hanno imposto subito il proprio ritmo e alle loro spalle gli inseguitori hanno faticato a stare al passo. Soffietti, alla fine, ha chiuso in 1h11’53” davanti a Fabio Ruggeri (Pol.Aironi), secondo in 1h13’40” e a Angelo Falletta (Amatori Palermo), terzo con il tempo di 1’13”44”. Tra le donne buona la prestazione di Patrizia Gioviale, soddisfatta del personale di 1h28’15”; a circa 4” Carla Grimaudo (Monte Stella) e a poco più di 5” Monica Baldi (Pol.Europa Capaci). Nella stessa gara da annotare la prestazione dell’over 70 olandese Fredrick Toos, che ha completato la sua gara in 2h34’ risultando 756mo: a lui, comunque, un premio speciale. Ci son voluti 2h57’31” prima di vedere conclusa la maratona: primo a tagliare il traguardo il siculo-elvetico Benedetto Patti, davanti al portoghese Alfonso Silva (3h00’25”) e al milanese Giorgio Marchesi (Pro Patria), terzo in 3h06’09”. La britannica Nicola Carter ha avuto la meglio, invece, sull’italiana Giovanna Occhipinti e sull’olandese Renee Brouwers. Quindi riflettori sui top runners: grande la prova di Carlo Filiberto (Universitas), passato direttamente dalla mezza maratona alla supermaratona con un primo posto ottenuto in 3h25’37”; scontata, invece, la vittoria di Lorena Di Vito, seconda assoluta, e prima in 3h43’28”.
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Maratona di Amsterdam Ottimo esordio del Keniano Solomon Busendich
In una giornata fredda e con molto vento si è corsa oggi la 31° Edizione della Maratona di Amsterdam, che ha decretato una doppietta per il Kenia. Straordinario debutto in campo maschile per Solomon Busendich, che, alla sua prima esperienza su questa distanza, ha condotto una gara eccellente, mentre il successo in campo femminile è andato alla connazionale Rose Cheruiyot. La gara maschile è partita sotto la spinta di quattro lepri ad un’andatura piuttosto sostenuta, attorno ai 3 min/km. Quando, attorno al 35° km, il compito è terminato, al comando rimanevano solo Busendich e Barmasai. I due sono rimasti insieme fino all’entrata nello Stadio Olimpico, quando il 22enne Busendich ha sprintato in faccia all’ex primatista mondiale dei 3000, andando a vincere per soli 2 secondi col tempo di 2:08:52, ben lontano dal 2:06:20 che Haile Gebrselassie firmò nell’edizione dell’anno scorso.
In campo femminile, invece, la gara è stata a senso unico fin dall’inizio, quando la keniana Rose Cheruiyot ha cominciato ad imporre un ritmo molto violento per le altre. Forte della sua superiorità, riesce distanziare le inseguitrici, per arrivare al traguardo col tempo di 2:28:26, davanti alla Loshanyang e all’etiope Leila Aman.
Risultati:
Uomini:
1. Solomon Busendich (Ken) 2:08:52 (debut)
2. Bernard Barmasai (Ken) 2:08:54
3. Getuli Bayo (Tan) 2:10:47
4. Stanley Leleito (Ken) 2:11:17
5. Vanderlei Lima (Bra) 2:11:36
Donne:
1. Rose Cheruiyot (Ken) 2:28:26
2. Helena Loshanyang (Ken) 2:28:51
3. Leila Aman (Eth) 2:29:32
4. Emily Kimuria (Ken) 2:29:56
5. Ayelech Worku (Eth) 2:31:11
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25^ EDIZIONE DELLA MARATONA DI PECHINO Anche in Cina trionfo Keniano
Un cielo grigio ed una giornata relativamente fredda ed umida hanno accolto i partenti della 25^ Maratona di Pechino, che ha preso le mosse dalla enorme piazza Tienanmen, accompagnata da una straordinaria coreografia. La gara maschile è diventata rapidamente una partita a due fra il vincitore della maratona di Roma 2006 David Kipkorir ed il connazionale James Kwambai, che l'ha spuntata nell'ultimo chilometro con 10" di vantaggio su Kipkorir e chiudendo in un tutto sommato modesto 2h10'36". Takehisa Okino per la terza piazza, con alternanza di atleti giapponesi e keniani fino al primo cinese, piazzatosi ottavo. Altra storia in campo femminile, dove le cinesi l'hanno fatta da padrone, aggiudicandosi la gara con la Sun Weiwei 2h34'41" e piazzando in tutto 6 atlete nei primi dieci posti. Piazza d'onore per la keniana Pamela Chepchumba, anche lei a 10" dalla vincitrice
------------------------------------------------------------------------------------------------------Le altre maratone nel mondo di Franco Anichini da podistidoc
15 ott: Budapest, Hun
La bellissima capitale ungherese ha organizzato la sua maratona, accogliendo quasi 2000 partecipanti. Questa volta l’uomo di casa, Tamas Toth, ha preceduto gli africani (non di prima scelta) risultando vincitore in 2:25.03 davanti al tanzaniano Oswald Kahurzi in 2:25.24 ed il keniano Jackton Odhiambo in 2:26.36. La brava Judit Nagy Foldigné, che conosciamo bene anche in Italia, ha vinto la prova femminile a mani basse in 2:59.49. I tempi risultano appesantiti da un percorso bellissimo ma tortuoso, ricco di saliscendi e da una partenza caotica. Tutto il mondo è paese…
Una curiosità: il finale ..né in alcuni cognomi femminili indica il cognome da sposata, il quale viene di solito rubricato per primo in un Paese dove il cognome precede sempre il nome proprio.
15 ott: Essen, Ger
Oltre 1500 all’arrivo della corsa attorno al lago di Baldeneysee e bella vittoria del giovane tedesco Mario Krockert, categoria M20, esordiente sulla distanza, solissimo al traguardo in 2:16.54 col secondo a quasi venti minuti. Romy Spitzmuller ha vinto la gara femminile in un normale 2:40.40.
15 ott: Porto, Por
Dominio keniano anche nella maratona della seconda città del Portogallo, con sei nei primi sei. Ha prevalso un ottimo Lawrence Saina in 2:09.52, secondo Joseph Nguram in 2:11.58 e terzo Kipkorir Changwony in 2:15.05. La vittoria femminile è andata a Aureliana Edmundo in 2:57.35.
La prevalenza degli straodinari corridori di questo Paese africano si fa dunque sempre più netta: basti pensare che nel 2006, fino a questo momento, si contano 47 prestazioni sotto le 2:10 di cui ben 28 ad opera di atleti keniani, cioè quasi il 60 per cento!
15 ott: Poznan, Pol
Ben 2209 arrivati nella maratona di Pozan, un record per questo Paese. La vittoria è andato a prendersela l’uomo di casa, Jan Bialk, che in 2:16.21 ha preceduto il keniano Mark Yatich (2:17.17) e Radoslaw Dudycz (2:17.25) e altri quattro sotto le 2:20. Vittoria ucraina invece fra le donne, col primo posto di Angelika Averkova in 2:37.07, davanti a Dorota Ustianowska, di Chestokowa, seconda in 2:39.22, Arleta Meloch (2:39.34) e altre quattro sotto le 2:50
15 ott: Reims, Fra
Partecipazione modesta per questa gara, disertata dai francesi, e salvata dalla solita pattuglia di keniani. La vittoria è andata a Pius Maritim, conosciuto anche da noi per aver vinto la maratona di Napoli, col tempo di 2:13.55, davanti a Simon Minyuto (2:14.42) e Isaac Kiprono (2:15.00). Keniana anche la vincitrice, Martha Komu in 2:32.45, seguita da Elizabeth Mongudhi 2:47.07 e Murielle Brionne in 2:50.03.
Segnaliamo inoltre che il recente campione del mondo dei 100km, Yannick Djouadi è tornato subito a correre, vincendo la maratona di Vannes in 2:30.15
14-15 ott: Baltimore, Hartford, Columbus, Long Beach,Usa e Toronto, Can
Amplissimo, come al solito, il panorama delle gare nord-americane, da quelle più grandi a quelle… minime, come la maratona trail di Big Sur, Ca che ha contato al traguardo 43 arrivati (vinta da Mark Matyazic in 2:36.12).
A Baltimora (2149 finishers) l’etiope Yirefu Birhanu in 2:16.26 ha preceduto l’ucraino Mykola Antonenko (2:16.55) e Wilson Komen (2:17.05). Rimma Dubovik ha prevalso nella classifica femminile in 2:35.44, davanti a Maria Portilla (2:36.23) e Ilona Barvanova (2:36.25).
Ad Hartford, Ct (1285) bella gara vinta in volata da un altro ucraino, Mykolai Rudyk, in 2:18.39 davanti a Jonathan Ndambuki (2:18.41) e Zintu Meazo (2:18.56). Vittoria bielorussa fra le donne, con Anastasiya Padalinskaya in 2:38.46, su Alena Vinitskaya 2:39.20 e Alevtina Naoumova in 2:43.31.
A Toronto, Can (1583) seconda maratona in poche settimane, vinta questa volta da Anthony Skuce in 2:34.11 e Nicole Stephenson in 2:47.10
A Columbus, Oh si è avuta la gara più numerosa con 3750 arrivati nonostante il modesto monte-premi, vinta da Cecil Franke in 2:18.13 e da Kristin Price in 2:44.09 mentre a Long Beach, Ca (2053) hanno prevalso Lionel Avalos (2:27.56) e Melissa Goude (2:58.37)
15 ott: Graz, Aut
Nella vicina Graz si disputa la seconda maratona per importanza dell’Austria, che quest’anno ha contato alla fine 1133 arrivati. David Kogei e Richard Mutai hanno staccato tutti e si sono divisi i premi, col tempo di 2:14.14 e 2:15.54 rispettivamente. In campo femminile bella vittoria per l’austriaca Ewa-Maria Gradwohl in 2:37.33, senza opposizione, poiché la seconda è stata Maria-Elisabeth Penker in 2:45.09. La Gradwohl in giugno era stata seconda nella maratona di Stoccolma.
15 ott: Tres Ciudades Patagonicas, Arg
Una delle corse più meridionali del pianeta si è dispiegata fra le città patagoniche di Chubut, Rawson e Trelew, ed ha registrato un discreto risultato sia tecnico che di partecipazione. Omar Cretton (2:33.49) e Isabel Curruman (3:04.17), entrambi della regione, sono stati i migliori fra i quasi trecento arrivati. La corsa lunga in Argentina vanta tradizioni nobilissime che risalgono ai maratoneti degli anni quaranta-cinquanta Reinaldo Gorno e Delfo Cabrera. Dopo un periodo di appannamento il movimento vive adesso un deciso rilancio: manca ancora la figura di spicco, ma gli oltre 7000 iscritti alla prossima maratona di Buenos Aires testimoniano di una vivacità invidiabile.