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notizie gare 2007 settimana 10 |
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04/03/2007
04/03/2007 Dominio degli atleti keniani nella 12a edizione della 'Placentia marathon for Unicef'. Sulle strade del piacentino, con arrivo nella centralissima Piazza Cavalli, si è imposto Paul Kanda in 2 ore 16' 47". Il keniano, partito col ruolo di 'lepre', ha trovato nella bella giornata di sole le condizioni ideali per involarsi solitario verso il traguardo. Secondo, con oltre 2' di ritardo, è giunto il suo connazionale Edward Tabut, terzo - più distaccato - l'altro atleta degli altipiani Joshua Roth. Primo degli italiani, con 5' di ritardo, Emanuele Zenucchi, quinto. In campo femminile, successo della bergamasca Daniela Vassalli che ha coperto i 42 km e 195 metri del percorso in 2 ore 50' 29", migliorando di quasi 6' il proprio personale. Seconda la pisana Elena Jaccheri (2 ore 58' 53"), terza Giovanna Cavalli (2 ore 59' 46"). Timbro keniano anche sulla mezza maratona grazie all'assolo di IsaaK Tanui. Ottimo il suo tempo: 1 ora 3' 20". Fra le donne vittoria della svizzera Maja Neuenschander. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- 04/03/2007 ----------------------------------------------------------------------------------------------------- 04/03/2007
----------------------------------------------------------------------------------------------------- 04/03/2007 Daniele Caimmi è di casa a Ravenna, avendo iniziato a muovere i primi passi della sua grande carriera, proprio qui, e non poteva accontentarsi di un nuovo successo, dopo 6 anni, senza dare spettacolo. Lo prevede il suo dna. Tre africani hanno cercato d’intralciare l’incedere del finanziere iesino, ma già al 5° km (14’45”) i loro motori hanno dato segni di cedimento, così prima Godfrey Nyombi, poi Philemon Kipkering ed infine l’outsider Abdelkabir Saji, l’hanno lasciato al suo destino. Quest’ultimo è stato l’unico in grado di contrastare Caimmi fino alla fine, il quale comunque ha coronato la sua esibizione stampando ancora 29’45” al 10° km e 31’08” a metà tragitto. Nel secondo tratto ha pagato anche lui dazio (reduce dal 1.03’01” alla Roma-Ostia) e quando la moglie al seguito, Rosalba Console (alla quale è stata dedicato il successo) gli ha comunicato che era svanito il sogno di migliorare il record da lui stesso detenuto (1.02’32”), l’obiettivo è diventato quello di testare un ritmo maratona. Il tempo di 1.03’30” su un percorso che presenta almeno un terzo di sterrato è molto probante, ma ora lo attende un altro periodo di stage coi maratoneti al caldo della Namibia. Le donne, forse sentendo la vicinanza della loro “festa”, si sono mostrate più combattive e passerà alla storia per la media record delle premiate sul podio: 1.16’15”.Lucilla Andreucci è navigata ed ha aggredito il primo terzo di gara, sapendo che nel tratto centrale i suoi tendini suscettibili si sarebbero fatti sentire. “Tutto sommato –ha svelato la romana della Forestale – hanno resistito alle sollecitazioni e l’inevitabile rallentamento sullo sterrato ha forse aggiunto qualche secondo al mio 1.15’20” finale. Il mio ritorno sulla distanza più amata è incoraggiante e spero, prima di chiudere la carriera professionistica di togliermi ancora soddisfazioni su una 42 km.” Il colpo di scena si è materializzato per la medaglia d’argento. Quando sembrava già al collo di Maria Cocchetti, una grintosa Laura Giordano ha operato una rimonta chirurgica, che l’ha portata al superamento della lombarda nell’ultimo mille. Di ottima fattura anche la prestazione di Silvia Luna (1.21’08”), che ha preceduto Leila Bourguiba e Romina Ridolfi, migliori di giornata del nostro movimento. comunicato stampa organizzazione ----------------------------------------------------------------------------------------------------- 04/03/2007 Partenza ordinata e top runners immediatamente lanciati al comando. Al primo passaggio, intorno ai 12 minuti, nello spazio di due secondi ci sono Oleh Ivanik, Abdelaziz El Makhrout, Antonio Morisi, Giorgio Calcaterra, Cherkaoui El Makhrout, Fadil Sofyane, Marco Romano e Gennaro Varrella. Manca tantissimo alla fine, ma nei volti, tesissimi, è leggibile un impegno importante. Nello stesso gruppo di testa c’è anche la dominatrice della gara femminile Hanane Janat. E’ al secondo passaggio, però, che avviene la vera selezione. Marco Romano, partito coperto, intorno all’ottavo chilometro dà il via alla progressione che lo porterà al comando del gruppo. Il pupillo dell’Atletica Gonnesa transita sotto l’arco posto in via M.T Cicerone con il solo Abdelaziz El Makhrout a potergli rovinare la festa. A contendersi l’unica piazza ancora disponibile l’agguerrito terzetto Morisi, Calcaterra, Varrella. Sono loro ad offrire un grande spettacolo, con passaggi da brivido proprio sul rettilineo del traguardo. Varrella, in particolare, sembra solo attendere l’inizio dell’ultima tornata per sferrare una micidiale zampata. Superato di potenza Calcaterra, il campano si lancia per recuperare i cinque secondi che lo separano dal podio. Al termine di una magistrale gara è Marco Romano (Atletica Gonnesa) a tagliare per primo il traguardo con il tempo di 1h08’22’’. Secondo giunge, a quasi mezzo minuto, col tempo di 1h08’50’’ Abdelaziz El Makhrout (Latina Runners), terzo il generosissimo Gennaro Varrella (Int. Security Service) in 1h09’32’’. Quarto Giorgio Calcaterra che da grande campione non si risparmia in complimenti per i colleghi, e si lascia sfuggire l’intenzione di preservarsi nella prossima, attesissima, Maratona di Roma per poter puntare grosso all’altro appuntamento con la distanza regina nella Città di Treviso. Gara femminile mai in discussione con l’irresistibile Jahat (ACSI Campidoglio) a chiudere ottimamente in 1h20’45’’. Secondo e terzo posto per le italiane Valentina Tancorre (Esercito) 1h23’26’’e Antonella Calò (Atletica Castello) 1h24’16’’. spunti tratti da articolo pubblicato su podistidoc.it ----------------------------------------------------------------------------------------------------- 04/03/2007 ----------------------------------------------------------------------------------------------------- maratone estere di franco anichini da www.podistidoc.it 04 mar: Maraton Lala, Torreon Mex
04 mar: Barcelona Oltre 6300 arrivati nella maratona della capitale catalana, ritornata nel cuore della città dopo un esilio nella periferica (ma suggestiva) Castelldefels causa i soliti problemi di traffico. Sul traguardo posto orgogliosamente nella centralissima Pla Catalunya (grafia catalana, appunto), ubicata proprio alla fine delle Ramblas, si è presentato per primo il keniano Johnstone Chebii dopo 2:12.04 che ha agevolmente preceduto James Mibei (2:14.47) e il cittadino di Andorra Toni Bernardò in 2:14.52. Come sono soliti dire i barcellonesi con una vena di tristezza, Andorra è l’unico Stato al mondo dove il catalano è lingua ufficiale. Solo quinto il primo degli spagnoli, il nome nuovo Roger Roca in 2:16.32. Vittoria per l’olandese Kristijna Loonen (2:42.03) in una modesta gara femminile.
04 mar: Lake Biwa, Otsu Insolitamente lenta la 62° edizione della maratona Biwa-ko, in Giappone, il cui record della corsa appartiene allo spagnolo Antonio Pena in 2:07.34. Ha vinto infatti il tanzaniano Samson Ramadhani in 2:10.43, corridore buono ma non straordinario. Al secondo posto William Kiplagat (2:10.47), terzo Ambesse Tolosa (2:11.15), quarto Laban Kagila (2:12.36), quinto un deludente Kamiel Maase (2:12.40) e solo settimo il primo dei gaipponesi, Tyitsuru Kubota in 2:12.50. E’ dal 1995 che questa corsa non viene vinta con un crono superiore alle 2:10
04 mar: Hong Kong E’ questa la prova conclusiva di una serie di 4 maratone facenti parte del circuito Standard Chartered, retta da una formula curiosa: infatti i top-runners fanno tutti parte di “scuole” o scuderie di corridori e viene redatta una classifica a squadre basata sulla somma di tempi del miglior rappresentante di ciascuna scuderia in ogni maratona, dando vita così ad una sorta di staffetta. La squadra che vince guadagna la cifra favolosa di 400.000 dollari. Inoltre ci sono i premi di ogni gara, i bonus e qualt’altro. Non desta quindi alcuna sorpresa che il vincitore Steven Kamar abbia dichiarato candidamente: “questa corsa mi ha cambiato la vita!”. Alla maratona hanno preso parte circa 4600 corridori, ma sono stati dieci volte di più nel complesso delle prove di contorno (una mezza ed un 10km). Questo nonostante il fatto che lo scorso anno si sia verificato il luttuoso incidente della morte per infarto di un concorrente, mentre il totale di coloro che hanno fatto ricorso al servizio medico, certo per fatti meno gravi, ammonta addirittura a quattromila casi trattati. Il dettaglio tecnico ci dice che il tempo del vincitore keniano è stato di 2:17.03 e che il secondo è stato Francis Bowen in 2:17.19
04 mar: Los Angeles
Altra gara molto ben dotata è la maratona della città di Los Angeles, quest’anno gratificata dalla partecipazione, alla sola maratona, di oltre 20.000 corridori giunti al traguardo. Il giovane keniano Fred Mogaka è stato dunque ben ripagato dalla decisione di saltare sopra un aereo per l’America, presa all’ultimo momento dopo la conclusione di una corsa campestre nel suo Paese. Ha vinto in volata con un finale veemente che lo ha portato a superare tutti nelle ultime due miglia, per concludere in 2:17.14 (percorso ondulato) davanti a Moses Kororia (2:17.18)e Christopher Kipyego (2:18.21). Notevole impresa in campo femminile per la russa Ramiliya Burangulova, 45 anni finiti, che ha dominato in 2:37.54 (niente male!) sulla bielorussa Alena Vinitskaya (2:42.54) e Abeba Tola (2:45.16).
----------------------------------------------------------------------------------------------------- 10/03/2007 Inaugurazione della pista di atletica di Prato con una 100 km in pista ad opera dei magnifici 7, fior di campioni delle ultramaratone che rispondono a nome di Ivan Cudin, Antonio Mammoli, Daniele Cesconetto, Antonio Mazzeo, Giorgio Garello, Alessandro Papi. In contemporanea alla 100 km in pista, edizione "0", prendeva il via la staffetta dei 125 x 800 metri, a corollario e coreografia dell'evento clou. Ad aprire le danze Piero Giacomelli, dopo anni e anni di assenza dalle piste, a chiudere la manifestazione almeno per quanto riguarda la staffetta un padre campione e un figlio con nel sangue il medesimo DNA, umano e sportivo, Piero e Lorenzo Giacomelli, appena quattordicenne. I due nazionali, Ivan Cudin, friulano e Antonio Mammoli, pratese, entrambi parteciperanno al campionato europeo di 24 ore in pista in Spagna il prossimo maggio. Una convocazione che vale oro, Mammoli nel settembre ultimo scorso ha conquistato il bronzo europeo sempre di 24 ore, a Madrid dovra' almeno difendere quel bronzo e magari puntare piu' su, insieme ad Ivan, hanno tutte le carte in regola per onorare la maglia azzurra con un piazzamento sul podio. Ivan Cudin ha chiuso la pratica in 8:24'30'', esattamente 10 minuti dopo concludeva l'immenso Antonio Mammoli, nonostante fosse acciaccato, con problemi ad una gamba da uan settimana, terzo classificato l'altro pratese, il quale aveva sostenuto di voler solo fare un allenamento e magari fermarsi, insieme a Mammoli. Niente di piu' errato, non ha demorso Alessandro, stringendo i denti e continuando quando ha compreso che la terza piazza era sua e concludeva la sua fatica un'ora dopo Antonio Mammoli. Per il resto c'e' stata gloria per tutti, ritirati il grande Giorgio Garello e Franco Zomer, ma degni di mensione per l'immane fatica, a Giorgio un riconoscimento dal Gruppo Regalami un sorriso, per la gentilezza e anche per i gadget ASICS di cui ha fatto dono a tutti. Al quarto posto Daniele Cesconetto, il Veneto, chiude la manifestazione onorato, applaudito e sostenuto dall'intero gruppo Regalami un sorriso, il Dott. Antonio Mazzeo, dei Runners Bergamo e ieri anche in veste di rappresentante IUTA l'associazione ultramaratona italia, della quale Antonio MAzzeo fa parte quale componente, responsabile della commisione medica. Un plauso particolare al Dott. Antonio Mazzeo, indomito e coraggioso, non si e' lasciato scoraggiare neanche nei tanti momenti difficili che ci sono stati, 9 ore e 56 minuti di lotta impari fra lui e il dio del vento. Ha vinto lui, Antonio Mazzeo, hanno vinto tutti e sette i magnifici, hanno vinto tutti gli staffettisti che hanno partecipato onorando questa giornata. Ha vinto Piero Giacomelli e tutto il gruppo Regalami un Sorriso che hanno fortemente voluto questa manifestazione. Per una volta ha vinto Prato e i pratesi. 1- CUDIN IVAN - MARATHON UDINE - 8:24'30''
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