29/07/2007
8° trofeo Mont Avic - Champdepraz - AO classifica maschile
classifica femminile
Vittoria Salvini ed Alex Baldaccini tricolori in anticipo
Daniel Kiprop Limo, keniota della societa Orecchiella Garfagnana, è la vera sorpresa dell'ottava edizione del "Trofeo Mont Avic - Memorial Giuseppe e Mauro Fogu", che in un ora e sette secondi ha vinto l'affollata competizione dei seniores, lasciando indietro i titolati Marco Gaiardo, Marco De Gasperi, Gabriele Abate, Davide Chicco, Mauro Lanfranchi ed Andrea Regazzoni, che hanno dovuto lottare, da metà gara in poi, solo per il secondo posto. Il percorso dei seniores, 12.542 metri ha saputo valorizzare la corsa leggera del ventiquattrenne che dal secondo giro, ha allungato sugli avversari senza più riuscire ad essere ripreso. La vittoria di Kiprop, in quanto straniero, non è valida per il campionato italiano individuale, ma solo per la società. Al secondo posto, staccato di 25 secondi, Gabriele Abate, compagno di squadra del vincitore, che rilancia la sua candidatura alla vittoria del campionato, che ha saputo trovare, negli ultimi trecento metri lo spunto per arrivare davanti a tutti gli altri. Andrea Regazzoni, dell'Atletica Valle Brembana, terzo classificato con il tempo di un'ora e 40 secondi, Marco Gaiardo, ancora dell'Orecchiella Garfagnana, quarto a quattordici secondi dal tempo dell'ultimo gradino del podio, Davide Chicco, quinto con il tempo di 1:01.32 e Marco De Gasperi, sesto classificato, che ha concluso la gara in 1:02.08. Pronostico rispettato anche tra le seniores femminili, dove si è verificata l'ennesima vittoria e titolo nazionale per l'azzurra Vittoria Salvini, dell'Atletica Valle Brembana che ha concluso i 7.872 metri del duro percorso all'interno
del "Parco Naturale Mont Avic" in 41:50. La bergamasca è sempre stata in testa, sin dalla partenza, allineando, dietro di sè, le avversarie, i cui primi quattro posti corrispondono ai rispettivi numeri di pettorali. Maria Grazia Roberti , del Gruppo Sportivo Forestale, seconda classificata con il tempo di 42:34, ha evitato la "doppietta" dell'Atletica Valle Brembana, arrivando davanti a Elisa Desco, staccata di un minuto e tre secondi dalla vincitrice compagna di squadra. Al quarto posto, con il pettorale numero 4, Monica Morstofolini della Jaky-Tech Apuana. Anche la gara dei juniores maschili, ha assegnato il titolo nazionale con una gara di anticipo. A vincere la corsa ed il Campionato Italiano è stato Alex Baldaccini, del Gruppo sportivo Orobie, che, dopo il primo giro ha preso il largo, chiudendo i 7.872 metri di percorso in 39:21. Al secondo posto si è classificato Andrea Tabacchi, dell'Atletica Caprioli San Vito, staccato di 33 secondi ed Il terzo gradino del podio è andato Valerio Benedotti dell'Atletica Valcamonica, che ha chiuso la gara in 40:23. da sito organizzazione
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29/07/2007
8^ Stralivigno classifica completa
David Ngeny Cheruyiot ed il ritorno di Ivana Iozzia
David Ngeny Cheruyiot non ha smentito le aspettative. Il 25enne keniano ha conquistato la Stralivigno con una gara tattica e accorta che lo ha visto accelerare nella seconda parte della competizione, proprio quando il battistrada Said Boudalia, il marocchino che ha dettato il ritmo di gara sin dalle prime battute, ha accusato una crisi. Un peccato per il 35enne nato a Casablanca, ma residente a Vas in provincia di Belluno, che dopo i successi alla Cortina-Dobbiaco a giugno e alla CorriTreviso di luglio puntava al successo di luglio nella valle dello Spoel. Al 14esimo chilometro l'attacco definitivo di Ngeny Cheruyiot che lo portava a tagli are lo striscione d'arrivo con il tempo finale di 1:14'57". Nell'attacco il keniano trascinava con sé l'altro maghrebbino Abdelhadi El Hachimi, che non potendo sostenere la frequenza di Ngeny Cheruyiot, si doveva accontentare della piazza d'onore a 43" dal vincitore. Terzo Boudalia a 1'07" dal vincitore. Ai piedi del podio il keniano Joel Selean Salitoti e, primo degli italiani, Graziano Zugnoni (1:17'57") di Cosio Valtellina, reduce dal settimo posto di ieri nei 10.000 metri agli assoluti di atletica leggera. Con il successo di Ngeny Cheruyiot prosegue la striscia positiva di vittorie keniana alla Stralivigno: è dal 2003 che il primo gradino del podio maschile è occupato da una gazzella africana.
Tra le donne, ritorno al successo della tricolore di maratona Ivana Iozzia: dopo il terzo posto dello scorso anno ha vinto in 1h29'30" davanti all'atleta di casa Marianna Longa giunta al traguardo nell'ottimo tempo di 1h30'22", terza l'ukraina Anna Kovalenko in 1h36'45". comunicato stampa organizzazione
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29/07/2007
10^ Dolomites Skyrace - Canazei classifica maschile
classifica femminile
Record della corsa frantumati da Mitja Kosovelj e Angela Mudge
10 chilometri tutti in salita con 1.750 metri di dislivello, ma soprattutto 12 chilometri massacranti in discesa. E anche quest’anno l’affascinante gara della Val di Fassa si è proprio decisa lungo la cruda Val Lasties. Ha vinto, ma soprattutto ha infranto il record, lo sloveno Mitja Kosovelj, ultimo ad iscriversi e primo sul traguardo col tempo di 2h04’53”. Record “bruciato” anche nella gara femminile con una strepitosa Angela Mudge (GBR) la quale ha vinto col tempo di 2h30’17” ma soprattutto ha staccato la seconda di oltre 10’. Ed infine è anche record di partecipanti, 550! La gara è partita da Canazei alle 8.30 in punto, e subito ha dettato le regole il vincitore dello scorso anno, Agusti Roc Amador, più volte campione del mondo e sicuramente un grande specialista delle skyrace. Agusti Roc Amador ha “scollinato” per primo a Passo Pordoi, una manciata di secondi su Tofol Castanjer Bernat ed un minuto secco sullo sloveno Mitja Kosovelj. Dal Passo alla Forcella Pordoi e quindi sul Piz Boè, severo con tutti i suoi 3.152 metri di altitudine. Qui la situazione è mutata con l’altro catalano Jesse Hernandez Gispert che con un forcing da autentico camoscio si è lanciato in scia del fuggitivo Roc Amador. Il leader della corsa proprio sul Piz Boè poteva contare su un vantaggio di 2’2” su Hernandez Gispert e 2’12” su Kosovelj. Castanjer Bernat ha sofferto la salita finale del Piz Boè, dove gli atleti piegati sulle ginocchia spesso arrancavano tra le rocce aggrappandosi con le mani e salendo a forza di braccia. Sul top del percorso aveva un distacco di oltre 3’, la gara sembrava compromessa per lui. Una vera skyrace, una gara nel cielo, perché appena sopra le rocce tra una folata e l’altra di nebbia si scorgeva un cielo limpido che si poteva quasi… toccare con un dito. E lassù oltre i 3.000 metri tra nebbia e nuvole facevano capolino cime suggestive come la Marmolada, il Sassolungo, tutto il Gruppo del Sella e le vette più belle delle Dolomiti. Tra le donne l’inglese Angela Mudge è partita a tutta. Si è calata la visiera del suo cappellino sugli occhi e non ha più guardato in faccia nessuno. Sul Piz Boè la britannica aveva già quasi 8’ di vantaggio sull’atleta di Andorra Stephaniel Jimenez, e 9’ sulla bergamasca Daniela Vassalli. La discesa dal Piz Boè verso Pian Schiavaneis ha sconvolto la classifica maschile. Un ritmo indiavolato per i primi, con lo sloveno Mitja Kosovelj che a balzi ha affrontato asperità incredibili, crepacci, salti tra le rocce, ripidissime pietraie. Sembrava un razzo quando ha raggiunto e superato Agusti Roc, sorpreso da tanta velocità. Passato al comando, lo sloveno si è accontentato di controllare la situazione. Roc Amador ha subìto anche il rientro del connazionale Castanjer Bernat che dal Piz Boè a Pian Schiavaneis ha recuperato praticamente quasi quattro minuti. Una furia, ma che nulla ha potuto contro l’extraterrestre Mitja Kosovelj. È stato quest’ultimo ad infilare il traguardo per primo tra un’ala di foltissimo pubblico. Applausi per lui col nuovo record che sbalordisce, 2h04’53! Ma sono stati in quattro ad infrangere il primato dello scorso anno di Agusti Roc Amador (2h07’57”). Tofol Castanjer Bernat ha compiuto il miracolo in discesa, il suo secondo posto è importante perché gli consente di balzare al comando del Campionato del Mondo. Agusti Roc Amador si “accontenta” del terzo posto, ed è un podio che conta. Poco da dire degli italiani. Il primo è Matteo Piller Hoffer, settimo a 6’41” ma sperava nel podio, come lo scorso anno. Troppo forti gli stranieri alla Dolomites Skyrace. Paolo Larger, già vincitore a Canazei, è 11°. comunicato stampa organizzazione
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29/07/2007
Giir Di Mont - Premana - LC foto
classifiche
32 km m. 32 km f. 20 km Grandi protagonisti per il 60° di fondazione
Un successo a 360° per il Giir di Mont 2007. Per il 60° di fondazione dell’As Premana il club di casa ha festeggiato frantumando tutti i precedenti record. Se quello partenti, con 310 atleti ai nastri di partenza, era già caduto prima di partire, il livello dei campioni in gara nella classica lecchese hanno permesso di polverizzare anche quelli di percorrenza maschile e femminile. A pensarci, due grandissimi dello skyrunning internazionale come Ricardo Mejia -3h11’51”- ed Emanuela Brizio – 4h01’52”-. A dar fuoco alle polveri scaldando i calorosissimi tifosi premanesi sono stati i concorrenti della miniskyrace griffata Premax. Qui, come da pronostico, a fare la differenza sono stati gli atleti della corsa in montagna con successo ex equo di Stefano Butti (ADM Melavì Ponte) e del valtellinese Stefano Sansi (Gs Csi Morbegno). Se i due vincitori hanno passato la finish line in 1h41’46”, la terza piazza è andata al sondriese del Gs Valtartano Emanuele Miotti. Nella gara in rosa Paola Testa del Camelot Milano ha avuto vita facile trionfando in 2h10’54”. Dietro Lorena Combi (Runner Colico) e Giuliana Arrigoni hanno solo potuto inchinarsi al cospetto della super favorita dei pronostici. Archiviata positivamente la gara da 20km, il clou lo si è toccato con la skymarathon da 32. Pronti via e i migliori hanno subito messo le cose in chiaro: con l’esuberanza dei giovani campioni Jornet kilian Burgada ha innestato il turbo sgranando il gruppo di testa. Pur contenendo il distacco entro parametri dignitosi, il campionissimo messicano Ricardo Mejia in località Vegessa aveva un distacco di oltre 1’30”. Dietro, il vuoto. Dennis Brunod ed Helmut Schiessl, primi dei mortali, arrancavano. Si è quindi subito capito che la lotta per la vittoria sarebbe stato un discorso a due. Dopo un’ora di gara, causa slogatura alla caviglia, il Giir di Mont perdeva Massimo Colombo, uno dei protagonisti più attesi. Davanti, nel frattempo, continuava il serrato testa a testa tra l’esperto Mejia e l’arrembante Burgada. L’aggancio, alla Bocchetta di Larecc - punto più alto della gara a quota 2063msl -. Al GPM, terzo è transitato Helmut Schiessl. A questo punto, anche se provata, Vera Soukowa sembrava potesse chiudere al comando nella graduatoria in rosa, ma le più fresche Emanuela Brizio e Gloriana Pellissier erano più che mai determinate a vendere cara la pelle. Al traguardo, Mejia e Burgada - staccati di pochissimo- sono entrambi transitati sotto il record. A piazzarsi terzo un arrembante Dennis Brunod . Dietro sono giunti nell’ordine Fulvio Dapit e Helmut Schiessl. Nella gara in rosa vittoria con record della Brizio, davanti a Gloriana Pellissier e ad una stanchissima Vera Soukowa.
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29/07/2007
Gazzetta Run - S. Martino Buon Albergo - VR classifica completa
Poker di Denise Cavallini e affondo di Davide Baroni
Ultimo appuntamento prima della pausa estiva per Gazzetta Run che ha fatto tappa a San Martino Buon Albergo, cittadina a due passi da Verona dove si è svolta la quarta prova. Nella 10 km competitiva quarto successo consecutivo per Denise Cavallini. La portacolori dell'Atl. Apuana dopo Forte dei Marmi, Mantova e Madonna di Campiglio si è facilmente imposta anche in terra veneta consolidando così leadership in classifica generale. Per Denise il week-end che va in archivio è stato un vero e proprio tour de force: la maglia rosa ha infatti corso sia i 5.000 (venerdì) che i 10.000 metri (sabato) ai campionati italiani su pista piazzandosi quinta in entrambe le prove. Domenica ha poi messo il sigillo sulla quarta prova di Gazzetta Run conquistando il successo con due minuti di vantaggio su Katiuscia Nozza Bielli (Gruppo Alpinistico Vertovese). Terzo gradino del podio per Maria Lorenzoni dell'Atl. Carpenedolo. In campo maschile vittoria per il 28enne Davide Boroni (Atl. Cssr Brescia) che in 33'14" ha preceduto di 24 secondi il vincitore della tappa di Campiglio Giuseppe Mucerino (Prosport Atletica Ferrara), terzo Edoardo Romano della Calcestruzzi Corradini. Sesta piazza per Giovanni Cremonte (Atl. Iriense Voghera) che precedendo di una posizione Marco Montorio (vincitore a Mantova e terzo a Campiglio) conserva il primato in classifica generale. Ora nella sfida per la leadership maschile si inserisce anche il vincitore della quarta tappa, il fisioterapista (ironia della sorte stessa professione della Cavallini e di Cremonte) Davide Boroni che da una quindicina d'anni corre per hobby. In mezza maratona vanta un personale di 1:07'15" e nel suo mirino ci sono altre tappe del circuito rosa. Sul tracciato nervoso di San Martino Buon Albergo (percorso panoramico ma impegnativo, disegnato sulle colline e tra i vigneti della Musella) Boroni ha dato l'affondo decisivo nel tratto più duro, intorno al settimo chilometro, quando ha lasciato la compagnia di Mucerino e Romano involandosi da solo verso il traguardo posizionato nella centrale piazza del Popolo.
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28/07/2007
Swiss Alpine Marathon - Davos - CH classifica completa
Vittoria Svedese di Jonas Buud e Britannica di Elizabeth Hawker
La gara è stata vinta dallo svedese Jonas Buud in 6h03’02”. Giorgio Calcaterra in ottava posizione in 6h36’23”. Ottava anche Francesca Falco (8h15’52”) in una prova femminile che ha visto il dominio incontrastato di Elisabeth Hawker, nono posto assoluto per lei in 6h46’15” proprio alle spalle di Giorgio Calcaterra.