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LA CORSA MEDIA O IL MEDIO |
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La corsa media, o meglio conosciuto da noi podisti come il "Medio", è un mezzo di allenamento che fa parte di una corsa continua a ritmo uniforme. Per far si che questo mezzo di allenamento ci conduca a migliorare la nostra condizione fisica, dobbiamo tener presente e rispettare alcuni parametri, sia di quantità che di qualità, per evitare di ottenere uno stimolo differente dall'obiettivo tecnico,e fisiologico che ci siamo prefisso di raggiungere. Molte volte l'errore che si commette è quello di pensare prevalentemente ad aumentare il ritmo di corsa (qualità), e non si tiene presente anche i chilometri (quantità) che si percorrono a ritmo medio. L'obiettivo in primis della CORSA MEDIA (Medio) è quello di completare l'allenamento senza incorrere in accumulo di acido lattico, e rallentamento del ritmo nella parte finale. Le domande fondamentali che ci dobbiamo porre prima di affrontare un allenamento di CORSA MEDIA (Medio), sono " a quale ritmo correrlo" (?), e "quanti chilometri, o per quanto tempo bisogna correre" (?). E' da tener presente che il Medio per un principiante, colui che si avvicina alla Maratona (o alla corsa in genere) per la prima volta, può essere considerato quel mezzo di allenamento che viene corso a una velocità più elevata rispetto alla Corsa Lenta o Lungo Lento, quindi il respiro gestibile e regolare. Mentre per un amatore l'allenamento del "Medio" deve avere delle caratteristiche ben definite, e quindi dei ritmi ben precisi, per evitare che lo stimolo non sia quello ideale. Infatti l'obiettivo fisiologico del "Medio" è quello di migliorare la capacità del nostro organismo di utilizzare sempre una maggior quantità di acidi grassi come energia, e risparmiando glicogeno muscolare (deposito di carboidrati dell'organismo). Questa efficienza metabolica è fondamentale per chi partecipare a gare di Mezza Maratona, e soprattutto Maratona e UltraMaratona, perché sono competizioni in cui si possono avere difficoltà a esprimere al massimo il proprio potenziale per una "scarsa " disponibilità di zuccheri, o per uno "svuotamento" degli zuccheri del nostro organismo. Sappiamo benissimo come in base all'andatura di corsa si può modificare la miscela energetica utilizzata, se la corsa è a ritmo lento essa è più ricca di grassi che di zuccheri, mentre ad andature più veloci, come per le gare di 10km, o in un allenamento di Corto Veloce, predomina l'utilizzo del glicogeno (zuccheri presente nei muscoli, fegato…). Quindi capite benissimo che se durante un allenamento di Corsa Media (Medio) il ritmo è eccessivamente veloce si rischia di spostare la "benzina" a un utilizzo maggiore di glicogeno, il che non ci permetterà a fine allenamento di acquisire quelle caratteristiche fisiologiche ricercate dalla Corsa Media (Medio), cioè adattare l'organismo, e quindi le fibre muscolari dei muscoli interessati a consumare più grassi nell'unità di tempo (Potenza Lipidica). Man mano che si andrà avanti con la preparazione e ci si appresterà a partecipare alla gara, il ritmo medio si avvicinerà molto al ritmo maratona, ed è questo l'obiettivo dell'allenamento, far si che il nostro corpo corra più velocemente possibile consumando sempre più grassi nell'unità di tempo. Per fare in modo che questo mezzo di allenamento sia sfruttato al meglio da noi podisti, vediamo alcune caratteristiche fondamentali da tener presente (Fonte originale:" La mia Maratona" - Enrico Arcelli - Fulvio Massini - Ed correre)
Quando inserirla: la corsa media
o medio va inserito nella programmazione dell'allenamento nel
periodo di costruzione prevalentemente, in quanto si può gestire
tranquillamente ed è un modo per alternare la corsa lenta con la
corsa media, ma è preferibile, anche se si diminuiscono le sedute
settimanali, mantenere un certo carico di lavoro mediante la corsa
media anche negli altri periodi preparazione, e soprattutto nel
periodo specifico per la preparazione alla Maratona, cioè 2/3 mesi
prima della gara; Da quest'articolo si evince che i mezzi di allenamento, in questo caso il Medio, possono essere gli stessi (o quasi) per tutti i podisti, ma il modo di interpretarli e di proporli cambia da soggetto a soggetto, altrimenti si rischia di allenarsi tanto, ma non in maniera efficace, e non riuscendo a raggiungere i propri obiettivi prefissati, che possono essere il "semplice STARBENE", o "migliorare il proprio personale " sulla distanza. Note: Fonte Originale "La mia maratona" - Enrico Arcelli - Fulvio Massini Ed. correre PROF. IGNAZIO ANTONACCI |
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