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riflessioni  personali

La maratonina di Mantova da 3 anni è diventata un appuntamento fisso per quanto riguarda la mezza distanza nel mio programma gare. Mi son sempre trovato bene, percorso ben presidiato, ristori efficaci, pacco gara all’altezza con abbigliamento tecnico che da solo valeva il prezzo di iscrizione, premiazioni di categoria ecc. Insomma tutto dava l’impressione di essere in una manifestazione all’altezza, organizzata bene e che poteva solo crescere, visto il contorno e l’impegno che si sentiva nell’aria. Quest’anno riconfermo la mia partecipazione e con gli amici fò di pe arrivo nella cittadina di Virgilio un’ora prima del via ed una calma inconsueta ci accoglie. Poca gente, la partenza è quasi anonima, non ci sono striscioni, non c’è l’arco gonfiabile, non si vede nessuno dell’organizzazione, solo un impianto stereo che presumibilmente servirà per irradiare musica e notizie della gara. Andiamo a ritirare pettorali e si nota subito che gli addetti a fatica riescono ad accontentare tutti in tempi abbastanza veloci, ma francamente ci può stare, la massa ha fretta e pretende di essere servita prima possibile. Al ritorno alla macchina intravediamo movimento in zona partenza, si montano gonfiabili, si adagiano i tappeti per rilevazioni chip ed inizia la musica. Alle 9,00, al segno tre, due, uno, via ( senza sparo ) si parte. Solito giro collaudato da anni da ripetersi 3 volte, gli incroci sono abbastanza presidiati ma purtroppo in certi punti le macchine non vengono fermate e si formano colonne che vanno a creare disagi ai concorrenti. I ristori e gli spugnaggi sul percorso sono discreti e tutto scivola via senza infamia ne lode. All’arrivo, ai primi 100 dovrebbe essere rilasciato un buono per ritirare una maglia tecnica, ma questa signorina incaricata di distribuire i tagliandi, in pochi la vedono, col risultato che si innescano lamentele al ritiro premi quando si devono consegnare chip e pettorali. Il ritiro dei pacchi gara è gestito malissimo, 5 persone che guardano e 2 che non riescono ad esaudire le richieste, lamentele per la maglia tecnica che spetta di diritto ma non essendoci tagliando non viene rilasciata, gente che si spazientisce per l’attesa anche di 15/20 minuti. Alla fine maglietta di cotone per tutti, taglia unica ( L o XL ) e prodotti vari. Iniziano premiazioni di categoria, ridimensiote rispetto al solito, con unificazioni e premi in natura. Facendo un paragone con gli anni passati si vede che probabilmente il budget ha subìto un bel taglio, i partner son venuti a mancare e qualche pezzo fondamentale nell’organizzazione si è magari defilato. Dispiace, la maratonina di Mantova è stata apprezzata tanto è vero che ci son sempre tornato, ma ieri nonostante la buona prestazione son rimasto deluso dal contesto organizzativo ed ho riflettuto su come una buona gara possa cadere a livelli sufficienti da un anno all’altro. Non è facile riuscire a far quadrare conti, aspettative e risultati e forse nel nostro piccolo qualche segnale lo possiamo anche avere e mai come ora, è strettamente di attualità, il detto che si fatica tanto per crescere e dare risalto ad una manifestazione e viceversa ci vuole pochissimo per tornare alla normalità.          forvezeta