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luna piena alla Maresana

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Dopo le piogge di questi giorni e le previsioni incerte, proponiamo un percorso interamente asfaltato ma comunque suggestivo.   Appuntamento Martedì 10 Febbraio

Partenza dal BoPo di Ponteranica (Bocciodromo) facilmente raggiungibile.    Si trova in Via Concordia 6a ed è vicino alla vecchia stazione ferroviaria.           A Valtesse, prendere per via Pontesecco e quindi via Valbona o al semaforo della Maresana, girare a sinistra per via Giovanni XXIII e quindi via Valbona e dopo poco, sulla destra, ci siete. Eventualmente 338.5327168

RITROVO:   ORE 19,30

PARTENZA: ORE 19,45

PERCORSO

 

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La Maresana è una collina compresa nel territorio dei comuni di Bergamo, Ponteranica, Torre Boldone e Ranica. Raggiunge la quota massima di 546 metri s.l.m. e costituisce il confine nord-orientale della città di Bergamo.Per la maggior parte nel territorio di Ponteranica, è raggiungibile da Valtesse o per il "Costone" oppure da Pontesecco e dalla Costa Garatti percorrendo la ripida strada asfaltata. Il nome della Maresana è relativamente recente. Solo verso la fine del XIII secolo Immagine d'epoca del colle della Maresanai trova questa denominazione (Marzanica), mentre prima nei documenti il Colle era sempre indicato col nome di Monte Tosilio (Toscilii, Tossellii ecc.). Ne viene fatta menzione in due scritture del 971 e 977 come mons. Tosillo. La prima tratta di una vendita fatta da Andrea, prete della Cattedrale di Bergamo, a Leone, prete e primicerio, e a Dagiberto, diacono della stessa chiesa. Fra i beni venduti vi è una "pezza di terra castagneta" con piante di castagne e roveri situata "ad muns qui dicitur Tosilio". Nella seconda è nominata una certa Gariverga, moglie di un Giovanni da Bergamo, che al figlio del fu Maurone lascia le case e i beni che essa possiede in città e nei dintorni. Fra questi vi è un appezzamento di terreno con roveri e castagni posto in "locus qui dicitur Tosilio" della misura di uno iugero (nell’antica Roma unità di misura di superficie equivalente a 2.520 metri quadrati indicante il terreno arabile in una giornata da una coppia di buoi aggiogati) e 24 tavole. In passato, come si nota anche da diversi documenti, la Maresana era Immagine d'epoca del colle della Maresanaricca di boschi di castagno (nello stemma del Comune campeggia appunto un castagno). Oggi è rimasta ben poco di quella ricchezza. Sul colle troviamo una piccola chiesetta dedicata a S. Marco. Questa era unita ad una rustica casa (oggi è un noto ristorante) che un tempo fungeva da abitazione del "remet". Questa graziosa chiesetta ove prima sorgeva una "tribulina" dedicata a Maria Vergine fu costruita nel 1619 per intervento di Pietro Consuli, con il contributo economico della popolazione di Ponteranica.

La Croce dei morti

Immagine d'epoca della "Croce dei Morti"A proposito del nome di questa località, gli storici narrano che durante la terribile peste del 1630 molte persone nella città di Bergamo fuggirono terrorizzate sui monti, trovando rifugio in questi luoghi vicini alla città e lontani dalle abitazioni.
A ricordo dei morti della peste fu eretta anticamente una tribulina che nel 1930 gli abitanti di Ponteranica demolirono innalzando in sua vece una grande croce in cemento. Durante i lavori di demolizione della tribulina vennero trovate in un cunicolo delle ossa umane, certamente risalenti ai morti della peste di quel tragico 1630 di manzoniana memoria.

La Ca' del lacc

Nelle vicinanze della "Croce dei morti", su un piccolo piano sorge un edificio che tutti ricordano col nome di "Ca’ del lacc". C’è una tradizione legata a questo nome. Ai tempi della Serenissima Repubblica gli abitanti di Ponteranica godevano dallo Stato veneto di speciali privilegi ed esenzioni per aver sostenuto con uomini e denaro lo sforzo bellico della Serenissima nella battaglia di Candia. Gli abitanti di Ponteranica, oltre ai fondi propri, possedevano in Valtellina un'intera montagna, il monte Parizzolo, che serviva per l’alpeggio estivo. I pascoli erano lontani, e richiedevano grossi sacrifici, in particolare in uomini che dovevano guardare le mandrie e lavorare il latte. Per far fronte alle spese, i contadini di Ponteranica avevano fondato una cooperativa, con lo scopo di provvedere agli interessi di tutta la comunità.
All’inizio dell’estate, il comune delegava due persone chiamate "governatori"; questi godevano della generale fiducia degli abitanti e durante i primi giorni del mese di giugno di ogni anno avevano il compito di radunare tutto il bestiame dei contadini del paese e condurlo al monte Parizzolo, curarlo durante tutto il tempo dell’alpeggio e ricondurlo al paese dopo la stagione estiva. Perché li chiamavano "governatori". Luigi Volpi in un suo articolo scrive: "parrà forse un poco esagerata quell’attribuzione di 'governatori' a dei rozzi mandriani che, onesti e scrupolosi fin che si vuole, altro non facevano che disimpegnare le non delicate e tanto meno legiferative mansioni di vaccari". Non dimentichiamo che presso i nostri contadini il termine "goernà" – governare – si riferiva a quelle cura particolari che consistevano nel pulire e dar da mangiare alle bestie e togliere il letame dalle stalle.I "governatori" si installavano sopra il paese in un prato detto "Colle piano"; ricevevano dai singoli contadini i capi di bestiame e procedevano alla misurazione del latte prodotto dalle mucche, per stabilire non solo la divisione delle spese, ma fissare anche i profitti che consistevano in una quota di formaggi in base al latte prodotto dalle bestie. Questa operazione durava due giorni; poi iniziava il viaggio della mandria attraverso i monti per l’alpe guidata da 12 uomini. "Colle piano" divenne con gli anni "Cà del lacc".

Alcuni dati tecnici:

Lunghezza percorso 11,00 km, tutti su asfalto, con pochissimo traffico e completamente al buio.

Tempo stimato di percorrenza: 70/80 minuti        Portare una una torcia elettrica

 
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L'uscita ha le caratteristiche di un allenamento collettivo ed è organizzata in occasione di ogni luna piena in luoghi e con percorsi diversi.  Non c'è nessuna quota di partecipazione, non ci sono ristori, docce e nessuna assunzione di responsabilità ed è aperta a tutti, fondamentale un minimo di preparazione.

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