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Correre controllati per un sano divertimento |
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forvezeta con appunti del Prof. Giuseppe Cibellia Finalmente è arrivata, puntuale, con il clima che cambia, le giornate che si allungano e la voglia di uscire, di stare all’aperto. La primavera porta le persone a prendersi cura del corpo e molti si improvvisano runners, bikers, camminatori nei parchi e sui sentieri di montagna. Ci si immedesima nell’attività scelta, si acquistano scarpe ed abbigliamento tecnico, non si bada a spese e tutto gira intorno al mondo nuovo che magicamente si è aperto. Si pensa alla salute, alla forma fisica e non alla prevenzione, alla necessità di sottoporsi ad una visita medica in un centro medico sportivo riconosciuto dalla Regione. Quando si cambia un’abitudine e si sollecita il fisico con uno sforzo più o meno intenso, si va a modificare l’apparato cardio-vascolare ed in taluni casi, particolari patologie possono determinare gravi conseguenze, se non diagnosticate prima della pratica sportiva. La valutazione diagnostica in medicina dello sport è, pertanto, finalizzata alla determinazione dell’efficienza dell’apparato cardiovascolare e alla ricerca di eventuali patologie sistemiche. L’esame obiettivo generale e cardiovascolare è volto a stabilire la totale integrità del soggetto con ecocardiogramma di base o dopo sforzo. Qualora dall’esame, risultasse un sospetto o una patologia in atto si farà ricorso ad altre indagini che, a seconda dei casi, comprenderanno lo studio ecocardiografico, il monitoraggio o i più complessi studi elettrofisiologici. L’Italia possiede una delle legislazioni più avanzate per la tutela sanitaria delle attività sportive. Nel nostro Paese, dal 1982, qualsiasi sportivo che voglia iscriversi a un’associazione o partecipare a una gara è obbligato a effettuare una visita medica, secondo specifici protocolli cardiologici, che ne garantisca l'idoneità a livello agonistico, ma anche solo a livello amatoriale. La visita di idoneità, effettuata su individui presunti sani, svela molte volte patologie inaspettate e, allo stato attuale, rimane ancora l’unico metodo preventivo per la salute. I controlli resi obbligatori dalla legge hanno ridotto drasticamente i decessi ed una recente statistica evidenzia una frequenza maggiore, sul totale dei decessi, negli uomini (90%) e nei soggetti di età inferiore ai 35 anni (75%). Gli sportivi più colpiti sono quelli di basso livello agonistico (80%), cioè dilettanti ed amatori. Ciò è dovuto a minori controlli e a minore accuratezza nei controlli medici. La frequenza della morte improvvisa per cause legate all’attività sportiva è, inoltre, maggiore nelle competizioni ufficiali (79%) rispetto agli allenamenti (21%). Da quanto esposto emerge chiaramente la necessità che chiunque si dedichi ad attività sportive debba sottoporsi, con la periodicità richiesta dal tipo di sport praticato, ad una visita di idoneità, effettuata da un medico specialista con lo scopo di valutare le capacità funzionali e strutturali per poter praticare uno sport agonistico, secondo la normativa di Legge, ma anche di valutare le capacità funzionali e strutturali per poter praticare uno sport a livello amatoriale. Da quest’anno il Fosso Bergamasco obbligherà gli atleti a presentare copia del certificato medico agonistico, per adeguarsi alle normative e per educare i neofiti all’importanza della visita, a fronte di sforzi intensi. Il Fosso Bergamasco in questi anni ha accolto tante persone che mai avevano provato l’agonismo ed è stato un veicolo promozionale per le varie società affiliate fidal, uisp, ecc che poi se li son ritrovati iscritti. Tanti hanno iniziato con le gare del Venerdì, pochissimi erano in regola con la visita agonistica, non curanti del rischio, sia a livello personale, sia per le società organizzatrici. In presenza di un qualsiasi problema legato all'idoneità dei concorrenti, gli organizzatori vengono chiamati a rispondere penalmente e solo il certificato medico agonistico li può sollevare da qualsiasi responsabilità. E’ bene che ognuno pensi seriamente alla propria salute ed alle responsabilità annesse e si preoccupi di contattare in anticipo un centro convenzionato, per arrivare a Semonte di Vertova in occasione della 1^ gara con la fotocopia, che attesti l’idoneità fisica alla pratica sportiva agonistica. Nell’edizione del decennale il messaggio chiaro deve essere Correre controllati per un sano divertimento. Visita per l’Idoneita alla pratica di Sport agonistico Può essere effettuata solo dagli specialisti in Medicina dello Sport operanti in strutture autorizzate. Lo specialista deve effettuare una visita completa, comprendente la raccolta dell’anamnesi (la storia clinica, anche familiare) dell’atleta e l’esame dei grandi apparati (respiratorio, cardiaco, muscolo-scheletrico …). Gli esami clinici e strumentali da effettuare sono i seguenti: 1. esame spirografico, con determinazione della capacita polmonare statica e dinamica e della massima ventilazione volontaria; 2. elettrocardiogramma a riposo; 3. elettrocardiogramma dopo esecuzione di Step Test [lo Step Test consiste nel salire e scendere su un gradino di altezza variabile al ritmo di 120 movimenti al minuto, per un tempo di 3 minuti; sulla base di questo test deve essere calcolato l’I.R.I. (indice rapido di idoneita), che fornisce informazioni sulla capacita di recupero dell’atleta; 4. esame completo delle urine (che deve essere eseguito obbligatoriamente da un laboratorio di analisi). |
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