7^
edizione
criterium
2006
1^ gara
12/05/06
semonte
di
vertova
2^ gara
19/05/06
bariano
3^ gara
26/05/06
spirano
4^ gara
02/06/06
cologno
al
serio
5^ gara
09/06/06
torre
boldone
6^ gara
17/06/06
ciserano
7^ gara
23/06/06
zanica
8^ gara
30/06/06
cortenuova
di
sopra
9^ gara
07/07/06
mozzanica
10^ gara
14/07/06
valbrembo
premiazioni
2006 |
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Con
la
pace
di
Romano
(1267)
tra
Cremona
e
Piacenza
da
una
parte
e
Milano
con
i
suoi
alleati
(tra
cui
Bergamo)
dall’altra
venne
decisa
la
continuazione
del
Fosso
bergamasco
che
rimase
per
secoli
il
confine
dei
territori
di
Bergamo,
Milano
e
Cremona.
Ecco
alcune
delle
date
più
interessanti
che
rappresentano
un
po'
le
tappe
fondamentali
nella
storia
del
Fosso.
Anno
1357:
i
nuovi
Statuti
di
Mozzanica
citano
il «fossatum
Pergami»
scavato
tra
il
1285
e i
primi
decenni
del
XIV
secolo.
Fra
il
1366
e il
1382
anche
i
contratti
di
compravendita
della
Calciana
menzionano
il «Fossatum
Bergamaschum».
Gli
Statuti
di
Bergamo
del
1391
fissano
le
modalità
di
manutenzione
del
Fosso
Bergamasco.
Nel
1395,
in
occasione
della
ridefinizione
dei
confini
di
Romano,
il «Fossatum
Pergamense»
separa
il
territorio
di
Romano
da
Covo.
Una
tappa
importante
è
l'anno
1427:
Venezia
conquista
il
territorio
di
Bergamo
fino
a
Romano,
Cologno
e
Arcene
e il
Fosso
Bergamasco
tra
i
fiumi
Oglio
e
Serio
diventa
confine
di
Stato.
Un
salto
di
quasi
un
secolo
e
nel
1513,
dopo
alterne
vicende
che
avevano
messo
in
discussione
il
fossato,
Brescia
e
Bergamo
tornano
a
Venezia
e il
ducato
di
Milano
agli
Sforza,
così
che
viene
ripristinato
il
confine
del
Fosso.
Nel
1570
si
effettua
la
prima
verifica
del
confine
con
la
posa
di
due
cippi
di
pietra,
uno
nei
pressi
dell'Oglio
e
l'altro
vicino
all'Adda.
Le
verifiche
diventano
abituali
dopo
che
il
Governo
veneto,
nel
1723,
decide
di
procedere
ai
controlli
dei
confini
con
Milano.
L'ultima
verifica,
con
la
posa
di
cippi
lungo
tutta
la
frontiera
tra
Venezia
e
Milano,
risale
al
periodo
1754-1756.
Trent'anni
più
tardi,
nel
1786,
un
accordo
tra
lo
Stato
pontificio
e
gli
Stati
di
Venezia
e
Milano
fa
coincidere
il
perimetro
civile
con
quello
delle
diocesi
e il
Fosso
Bergamasco
diventa
il
confine
meridionale
della
Chiesa
di
Bergamo.
Nel
1797
con
la
costituzione
della
Repubblica
Cisalpina,
il
Fosso
cessa
di
essere
confine
di
Stato
e, a
partire
dal
1801,
non
segna
più
il
confine
meridionale
della
Provincia
di
Bergamo,
ma
solo
quello
della
diocesi.
Il
Fosso
Bergamasco,
confine
di
Stato,
ha
avuto
riflessi
anche
sul
lessico
delle
generazioni
del
passato
che
dicevano
per
esempio
«Saltà
el
foss»
intendendo
«cambiare
Stato,
andare
altrove»,
metaforicamente
cambiare
stile
di
vita.
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