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notizie gare 2007 settimana 35 |
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26/08/2007
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26/08/2007 Nella skymarathon per due ore si e’ vissuto il duello tra l’iridato della Valetudo Bonfanti Fabio e il maratoneta di casa Salvatori Adriano ma dopo 20 Km la freschezza dell'atleta Bergamasco ha avuto la meglio e per i 26 Km finali e’stato un monologo. Fabio Bonfanti vince in h. 4 38’07” secondo Salvatori Adriano in 5 08’37” , terzo Grossi Valentino in 5 28’46” . In campo femminile da segnalare la vittoria della campionessa Italiana di skyrunning Brizio Manuela in h. 5 39’11” seconda Rossi Raffaella in 6 03’32” terza Pensa Patrizia in 6 18’39” . Songini Andrea vince la mezza con il tempo di h. 2 17’02” su Andrea Omodei, 2 18’47”, terzo Antonimi Giuseppe in 2 24’52”. Nella classifica rosa 1^ Neri Susanna in h. 2 56’32”, seconda Massari Rosanna in 2 13’25”, terza Facchinetti Miriam 3 15’07”. -----------------------------------------------------------------------------------------------------
26/08/2007 Un finale in grande stile per il circuito tricolore Fidal montagna. A scaldare i motori, sul tracciato da 6050 m junior maschile, ci ha pensato il talentuoso Alex Baldaccini. Al termine di una cavalcata trionfale, il portacolori del Gs Orobie si è presentato sotto la finish line in 28’5”. Seconda piazza di giornata per Valerio Bendotti del Valcamonica e gradino più basso del podio ancora per il Gs Orobie con Richard Tiraboschi. Al femminile, sui 4550 sondriesi, l’ha invece spuntata Anneke Malpaga del Atletica Valsugana in 23’57”. Alle sue spalle Giorgia Morano del Saluzzo e la neo primatista italiana Clara Faustini (Vigevano). Passando alle prove assolute, stratosferica la performance della piemontese Elisa Desco. Seconda allo scollinamento di Monte Alto, l’atleta dell’Atletica Valle Brembana ha passato la forestale Maria Grazia Roberti con un crono di 31’32”. Se la seconda piazza è stata centrata dall’esperta Roberti, al termine di una spettacolare rimonta, sul gradino più basso del podio è salita la lecchese Rosita Rota Gelpi. Sulla prova clou maschile da 11.350m (dislivello positivo 896m – negativo 435) un ispirato Marco De Gasperi ha dato spettacolo. Subito in testa, il penta campione mondiale di specialità ha messo in chiaro che si sarebbe corso per il posto d’onore. Al traguardo in 56’42” la punta di diamante della Forestale Roma e della nazionale italiana vince su Marco Gaiardo che si laurea campione Italiano. Da ricordare, infine, vittoria di gara e titolo promesse 2007 per il piemontese Bernard De Matteis e per la sondriese Alice Gaggi. spunti tratti da articolo di Maurizio Torri www.corsainmontagna.it -----------------------------------------------------------------------------------------------------
26/08/2007 Jonathan Wyatt, il neozelandese cinque volte iridato, dopo otto successi nel Challenge iscrive il suo nome anche nella prima edizione della manifestazione valsusina legata all’anniversario della battaglia delle Grange Sevine (26 agosto 1944), in cui le truppe di Giulio Bolaffi (alias Comandante Laghi) sconfissero i nazi-fascisti. Podio di livello internazionale quello maschile, con Antonio Molinari (Atl. Trento) a cogliere uno splendido argento, con il tempo di 1h22’01” , a 4’38” da Wyatt, davanti all’altoatesino Gerd Frick (Telekoam Team Sudtiroler), terzo in 1h23’03”. Sui quasi 15 km. (con oltre 1500 metri di dislivello) della prova maschile, si ferma invece ai piedi del podio la corsa dell’inglese Martin Cox, che precede a sua volta lo statunitense Rikey Gates, il lecchese Silvio Gatti (Falchi Lecco), il maratoneta bergamasco Emanuele Zenucchi (La Recastello), Francesco Bianco (Crc Alpignano), Daniele Forn oni (Giò 22 Rivera) ed Enzo Mersi (Monterosa). E se la gara maschile reca una firma nota, la prova femminile si colora invece di nuovo, con il fresco sorriso della diciannovenne slovena Mateja Kosovelj, già iridata a livello juniores, che in un podio di prestigio precede, dopo 50'50” di fatica spesa sugli 8100 metri di un tracciato con 820 metri di dislivello, la bergamasca Pierangela Baronchelli (Jaky Tech), staccata di 42” e la forestale trentina Antonella Confortola, il bronzo di Torino 2006 nello sci fondo, al rientro alle competizioni dopo un lungo periodo di stop per infortunio e al traguardo distanziata di 49”. Nella corsa in rosa, pur non scalando il podio, brilla anche il quarto posto dell’ossolana Tiziana Di Sessa (Jaky Tech), che precede nell’ordine Paola Ventrella (Caragliese), la slovena Lucja Krkoc, Cristina Bonancina (Gp Talamona), Adele Montonati (Atletica 3 V), Petra Sink (Slovenia) e Ornella Bosco (Libertas Forno). spunti tratti da www.corsainmontagna.it -----------------------------------------------------------------------------------------------------
25/08/2007 Il cuneese Marco Olmo ha vinto la quinta edizione della grande corsa attorno al Monte Bianco, da Chamonix a Chamonix passando per Courmayeur, superando il tedesco Jens Lukas e il francese Nicolas Mermoud. In gara femminile vittoria della statunitense Nikki Kimball. Un grande Olmo ai piedi del Bianco: una vittoria strepitosa del 59enne cuneese Marco Olmo ha suggellato la quinta edizione della più dura corsa di montagna del mondo, la North Face Ultra Trail Tour du Mont Blanc. Olmo è così il primo ad aver vinto per due volte (e per giunta consecutive) la grand epreuve. La competizione consiste nel periplo completo del Monte Bianco lungo il noto sentiero che i comuni mortali percorrono a tappe in una settimana. Ma soffermiamoci un attimo sui numeri: 2200 partecipanti (rigorosamente selezionati in base al curriculum che prevede, fra l'altro, la partecipazione nell'ultimo anno ad almeno 2 gare da 50km o ad una da 80) partenza da Chamonix, giro della montagna più alta d’Europa in senso antiorario per un totale di 163 km, 8900 metri di dislivello positivo (più degli 8848 metri dell’Everest), tre nazioni toccate dal percorso, Francia, Italia, Svizzera, arrivo a Chamonix. Una grande festa e un’impresa epica, con una folla che, a tutte le ore del giorno e della notte e in tutti i punti del percorso, non solo nei villaggi, segue e sostiene i concorrenti. Gli atleti sono partiti la sera di venerdì e i primi sono arrivati nel pomeriggio di sabato 25 agosto e gli altri dovranno rimanere entro le 46 ore. Una corsa che, si capisce, non è aperta a tutti. Il tour del Monte Bianco è da tempo immemore un grand randonnée tra i più belli. Al cospetto non solo del Monte Bianco, ma di tutta la costellazione delle sue cime satelliti, dall’Aiguille Noire al Dente del Gigante ai Grandes Jorasses all'Aiuguille Verte, tanto per citarne alcune. E qui ha vinto ancora il "vecchietto" cuneese Marco Olmo, accolto dagli applausi scroscianti del pubblico già a partire da Argentière. Dieci chilometri da pelle d'oca, in cui a stento Marco ha trattenuto le lacrime per l'emozione. La cronaca della gara, almeno per le prime posizioni, è presto fatta. Ma prima diamo un'altro elemento di valutazione interessante. Per la prima volta al Trail del Monte Bianco sulla linea di partenza si sono presentati, insieme, tutti i vincitori delle precedenti 4 edizioni: Dawa Sherpa (Nepal), Vincent Delebarre (Francia), Christophe Jaquerod (Svizzera) e Marco Olmo (Italia), ovvero alcuni fra i più grandi ultramaratoneti mondiali. Si aggiunga un'agguerrita schiera di giovani americani che, in una conferenza stampa pre-corsa, facevano proclami da record ipotizzando un tempo attorno alle 20 ore (si tenga conto che il record fatto segnare nel 2006 da Olmo era di poco sopra alle 21 ore): Dean Karnazes, Scott Jurek (7 volte vincitore della Western States 100 miles), Karl Metzer (vincitore di sei “100 miglia” nel 2006), Hal Koerner. Si sono ritirati quasi tutti salvo Karnazes, giunto 47^ con 6h e 5' di ritardo da Marco Olmo. Veniamo brevemente alla cronaca: partenza al brucio del trasalpino di casa Nicolas Mermoud che ha condotto per tre quarti di gara, mantenendo sempre un vantaggio oscillante fra i 10 e i 20 minuti. Olmo nel frattempo, da buon diesel, procedeva con passo costante restando sempre nei 10 e risalendo gradualmente le posizioni. Vincent Delebarre incalzava ma scompariva improvvisamente dalla classifica verso metà percorso. Superati i 100 km Mermoud cominciava ad accusare la costanza del passo di Olmo che, occorre dirlo, così come non accelera, non cala mai di ritmo. Dopo aver attraversato le valli italiane Veny e Ferret e la cittadina di Courmayeur fra la notte e le prime luci dell'alba), il sorpasso temuto dai francesi avveniva al km122 in territorio elvetico a Champex. Mentre il francese si riposava seduto, Olmo arrivava al punto di rifornimento e si sottoponeva al suo usuale pit stop: frenata in piedi davanti a un tavolo, incoraggiamento della moglie ("bravo Marco, avanti così!") che nel frattempo gli rabboccava le due borracce, barretta ai cereali di quelle che si trovano anche all'autogrill e partenza senza batter ciglio davanti a un esterrefatto Marmoud che, già alla tappa successiva di Bovine dopo una salita di 500 metri di dislivello (126km), accusava 17' di ritardo. Al Col de La Forclaz (135km), il distacco era salito a 21'. Nel frattempo, umile e imprevedibile, il tedesco Jens Lukas risaliva numerose posizioni, recuperava oltre un'ora di ritardo, si metteva alle spalle anche il mitico Dawa Sherpa e Samuel Bonaudo e, ad Argentière, per l'ulteriore contraccolpo dei tifosi di casa, superava anche Marmoud. Al traguardo, come detto, grandi ovazioni per Marco Olmo che passava con 52' sul tedesco Lukas e 59' sul francese Marmoud. Fra le donne Nikki Kimball vinceva con 25h:27'. Non dimentichiamo poi che, da Courmayeur a Chamonix si è svolta l'altra competizione, un po' più breve, di 86 chilometri, vinta da Julien Courier in poco più di 10 ore. La vittoria di Olmo lascia il segno ed è stata ripresa sulla stampa transalpina con grande risalto, vuoi per l'età del nostro "pensionato", vuoi per il suo stile di vita che si attiene a un regime alimentare vegetariano stretto. Lorenzo Scandroglio da www.planetmountain.com
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25/08/2007 Il marocchino Said Boudalia vince il 19° Giro delle Mura di Feltre al termine di una gara condotta dall'inizio alla fine, ma che ha dovuto conquistare aggiudicandosi una straordinaria volata a 6 con i 5 atleti africani, Kusuru, Cheboi, Chebon, Chalicha, Chelule, che sono riusciti a resistere al suo forcing e che hanno chiuso tutti nel giro di qualche metro. Sul podio, assieme al marocchino, salgono i due keniani Martin Chalicha, secondo, e William Chebon. Alle loro spalle, in settima posizione, il primo degli italiani Simone Gariboldi, seguito da Giovanni Gualdi e poi da Danilo Goffi. Volata per il decimo posto tra Gabriele De Nard e Mostafa Errebbah. Dietro di loro Francesco Bona, Rached Amor, Mattia Maccagnan, Roman Weger e poi Valerio Brignone. da www.sportincampo.it -----------------------------------------------------------------------------------------------------
30/08/2007 Luca Tocco, U.S. S. Vittore Olona vince la gara sui 10.000 metri nel 6° trofeo Leonardo Villa. Per i fò di pe buon risultato di Walter con 37' 36'', miglior fdp della serata, seguito da vengo, 39' 17'' e velo 39' 50''. Quattroprimi si ferma ai 5.000 con un parziale di 19' 58'' |
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