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GARE DAL 15 AL 21 MARZO 09 |
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Bella giornata per il classico appuntamento dei 10 km all'Arena Civica di Milano. Affluenza imponente di atleti che ha costretto gli organizzatori alla chiusura delle iscrizioni previste a 1200 e ha riscontrato 1101 atleti giunti all’arrivo. Ottima l'organizzazione, con tutto il necessario per far riuscire bene una competizione. Molto spazio per gli spogliatoi e le docce, calde e comode; classifiche fatte tempestivamente e affisse dopo i primi arrivi e continuamente aggiornate; buon ristoro per tutti, anche per gli ultimi arrivati. Tanto spazio per le borse per cambiarsi e socializzare all'aria aperta; premiazioni efficienti e ben organizzate. Tutto questo con un costo contenuto della iscrizione. Già dal riscaldamento c'è un atmosfera rilassata grazie anche al bel parco a disposizione. Il percorso si snoda interamente tra il parco Sempione (fondo in terra battuta), il giro del castello Sforzesco fondo in asfalto), e il giro della pista di atletica dell'Arena... Piacevole il fatto che erano due giri identici da 5 km ognuno. Non troppi, non troppo pochi. Pur correndo nel cuore di Milano nessuna macchina si intravedeva lungo il percorso, quindi tragitto interamente ben respirabile. L'Arena civica è spettacolare! Fin dall'arrivo ci siamo sentiti subito immersi nello spirito dell'atletica! Indescrivibile poi l'emozione di entrarvi in corsa al quinto chilometro, e in dirittura d'arrivo: percorrere quei giri di pista ti dava l'impressione di volare sul velluto! Stupenda gara da ripetere assolutamente e da consigliare, nonostante la durezza dei dislivelli continui e delle curve nervose, che ovviamente incidono negativamente sul tempo di percorrenza dei 10 km. La vittoria va a Lahcen Mokraji, 31'03'', sul Bergamasco Davide Milesi, 31'27'' che onora con una bella prestazione la maglia della nuova società, G.S. Orobie e Mirko Canaglia, 31'55''. Classifica femminile che vede Claudia Gelsomino primeggiare in 36'58'', seconda Simona Garbelli, 37'09'' e terza Loretta Giarda, 37'23'' . Per i fo’ di pe presenti Ferro, primo di categoria,in 33'58'', che sfiora il suo personale e Vitamina, 59'29''. ferro e vitamina
Dopo il successo di partecipazione della prima edizione, quest’anno forse anche a causa delle imperferzioni dell’anno passato, c’è stata una notevole riduzione di partecipanti. Il Comitato Organizzatore per far fronte alle esigenze degli atleti, rivoluziona la distribuzione delle aree e dei percorsi affidandosi alla struttura polifonzionale del Palataurus dove si è fatta coincidere sia la partenza che l’arrivo. Concludono la maratona 80 atleti ed il vincitore è Antonio Armuzzi con il tempo di 2h 28' 19'', secondo Claudio Oriana, 2h 35' 34'' e terzo Paolo Proserpio in 2h 43' 33''. La gara femminile è stata vinta da Laura Valsecchi che conclude la sua prova in 3h 52' 47'', seconda Chiara Mauri in 3h 56' 01'' e terza Anna Di Ciancia con 4h 16' 30''. Maggiore interesse viene suscitato dalla Maratonina che vede protagonista Rached Amor che vince in 1h 07' 02'' seguito da Migidio Bourifa che chiude in 1h 07' 57'' e termina in terza posizione Saad Ribag con il tempo di 1h 08' 32''. Presente per i fò di pe, Onga che termina in 1h 45' 42''. Paola Testa prevale in campo femminile vincendo con il tempo di 1h 22' 07'', seconda Tatiana Bianconi in 1h 25' 18'' e terza Lorenza Combi in 1h 25' 36''. cucciolo
Oltre 2000 partecipanti alla 10^ edizione della Mezza di Torino, organizzata da Cus Torino e da Atletica 71. La corsa si è svolta per le vie della città, attorno allo stadio Primo Nebiolo. L'arrivo è stato modificato rispetto al passato, invece che all'interno dello stadio gli atleti hanno tagliato il traguardo nel cuore del parco Ruffini, che ha fatto da splendida cornice alla gara in questa calda giornata di sole.La gara maschile è stata vinta da Ivano Pozzebon in 1.06.01, al secondo posto Abdessamia Mountasser 1.08.44,terzo posto per Rachid El Yazioui in 1.08.49. Prima delle donne Shebire Fisseha Abera in 1.21.20, seconda Giuseppina Mattone in 1.24.07,terza Federica Viano in 1.24.30. sei secondi da Cus Torino
Terza competizione di oggi (e non per importanza) sui 10 km su strada lungo l’asse della A4 tra Milano e Verona passando per Brescia. Prima di parlarvi della gara, vi volevo segnalare una particolarità e cioè la convenzione tra la FIDAL e il CSI (Ente di promozione sportiva come la UISP) che consente ai tesserati CSI, con almeno 35 anni di età, di partecipare senza dover sottoscrivere il cartellino giornaliero di 5 euro. Anche in questa gara a carattere Nazionale, oltre alle fotocopie delle tessere (FIDAL o CSI) da lasciare agli Organizzatori, ci si doveva presentare con il certificato medico di idoneità agonistica. Questo fa scuola, abituiamoci come atleti a tenere in borsa più di una fotocopia del nostro certificato, possibilmente vidimato dalla società di appartenenza da lasciare al momento delle iscrizioni. La 592^ edizione del Palio del drappo verde (o 2^ edizione dell’era moderna) si presenta come: "La gara podistica più vecchia del mondo!" Di rilievo il tempo del vincitore, il mantovano Alberto Montorio in 30’15’’, secondo il veronese Gianluca Pasetto in 30’41’’ e terzo Tahary Mohamed Raphael in 31’18’’. In campo femminile vince la vicentina Toniolo Deborah in 34’15’’, al secondo posto la keniana Josephine Njoki Wangoi in 35’ 29’’ e terza la padovana Giovanna Ricotta in 36’ 21’’. Vi scrivo di seguito parte della descrizione che si trova su Wikipedia a proposito di questa originale corsa. Leggete quanto riporta sulla corsa femminile e sui premi. Il palio del drappo verde, conosciuto anche come palio di Verona, è un palio che si svolge a Verona dal 1208, e rappresenta quindi la corsa più antica del mondo. Nel 1796, per via dell'inizio della dominazione francese, vi fu l'ultimo palio, che sarebbe stato ripreso solo nel 2008, per festeggiare l'anniversario dagli 800 anni dalla sua nascita, e che rappresenta la 591a edizione. Inizialmente non si trattava di una vera e propria manifestazione sportiva, ma interessava comunque tutta la popolazione. Si tenevano due gare di velocità: il palio dei cavalli e quello dei corridori. Il drappo verde, di 12 metri, che dà il nome alla corsa, era il premio riservato al vincitore tra i corridori a piedi, i quali inizialmente correvano nudi, mentre il drappo rosso (scarlatto) di 12 metri, era il trofeo per il miglior cavaliere. Il regolamento di gara, nonostante le modifiche agli statuti cittadini, ai quali esso era vincolato, ha sempre previsto un premio non solo per il vincitore, ma anche per l'ultimo arrivato: l'ultimo cavaliere riceveva una coscia di maiale, mentre l'ultimo corridore una gallina. Essi erano costretti da regolamento a girare per la città facendo mostra del "premio". Ed il cavaliere perdente doveva attraversare la città con la coscia di maiale appesa al collo del cavallo, è chiunque poteva tagliarne un pezzo e portarsela a casa. Durante le dominazione viscontea le corse aumentarono a tre: si aggiunse la corsa a piedi delle donne, per la quale il nuovo statuto recitava: Correranno donne oneste, anche se ce ne fosse una sola, se invece non ci sarà alcuna donna onesta che corra, allora in sostituzione verranno accettate anche le prostitute. Sotto la dominazione veneziana, lo statuto cittadino fu infine nuovamente modificato, in una forma che si mantenne inalterata fino alla caduta della repubblica. In questa versione alle tre corse ne venne aggiunta un'altra, il palio degli asini, con un drappo bianco per il vincitore. Il popolare palio veronese non veniva indetto solo in caso di guerre, calamità naturali e pestilenze, e solo l'arrivo dei francesi nel 1796 causò la fine della corsa. Successivamente vi fu una riedizione della celebre corsa il 26 marzo 1816, per festeggiare l'arrivo dell'imperatore austriaco Francesco II. Il palio venne istituito nel 1208 per festeggiare una vittoria del Comune contro Azzo VI d'Este e Sambonifacio, antica famiglia guelfa veronese. Solitamente il percorso si svolgeva su un circuito che variava dai 7 km ai 10 km, e toccava i più importanti punti della città. Il tracciato prendeva il via dal sobborgo di Tomba, e più tardi da quello di Santa Lucia. Il percorso del palio a cavallo si snodava sullo stesso tracciato ed era della medesima lunghezza di quello a piedi. Il "nuovo" palio, la cui edizione è ripresa nel 2008, si rifà a quello originale, e segue un circuito cittadino di una lunghezza di 10 km. pannocchia
Sono 686 gli atleti che hanno concluso la 10^ edizione della Maratonina del Comune di Brugnera - Alto Livenza. La gara è stata vinta dal Keniano Philimon Kipkering con l’ottimo tempo di 1:05’06” . Al secondo posto Said Boudalia in 1:05’20” e al terzo Hannes Rungger in 1:05’36” , entrambi tesserati per la società organizzatrice: Atletica Brugnera Friulintagli. Anche in campo femminile le atlete di casa si sono aggiudicate le prime 2 piazze: vittoria a Sonia Conceicao Lopes in 1:17’13”, seguita a 22 secondi da Paola Mariotti che chiude in 1:17’35”. Completa il podio Paola Veraldi del CUS Trieste in 1:20’12”. karestia
Il sole illumina la giornata tricolore dei Campionati Italiani Individuali di cross di Porto Potenza Picena (MC) che ha preso il via in una domenica mattina che sembra già di primavera. Assoli in gara e riconferme al vertice per i campioni uscenti Silvia Weissteiner e Andrea Lalli, con il campione d'Europa under 23 protagonista dell'ennesima prova maiuscola della stagione. SENIOR E PROMESSE F: sugli 8 km fanno subito gara a sè la campionessa in carica Silvia Weissteiner, Federica Dal Rì e Fatna Maraoui. Assente la primatista italiana dei 3000 siepi Elena Romagnolo che, dopo Torino 2009, si è concessa un break dalle competizioni. Le tre atlete se la giocano in testa fin dall'inizio. Per i primi tre giri nessuna di loro prende l'iniziativa, poi al suono della campanella, l'azzurra Weissteiner decide di cambiare marcia e sale al comando. Arriva prima in 27'19. Dietro all'altoatesina della Forestale sfilano nell'ordine le due mezzofondiste dell'Esercito Dal Rì (27'40) e Maraoui (27'53). Titolo Promesse a Giorgia Vasari (Running Club Futura), sesta assoluta in 28'11. Argento a Giovanna Epis (29'56) e bronzo a Martina Celi (Studentesca Cariri - 30'04). SENIOR E PROMESSE M: la stella è Andrea Lalli. Il molisano delle Fiamme Gialle non ha aspettato troppo a ingranare il turbo sui 10 km. Dopo 1500 metri era già davanti per restarci fino alla fine con estrema facilità e autorevolezza. Dietro di lui hanno cercato di restare in scia solo il compagno di squadra Gabriele De Nard - su cui si era imposto, ma in volata, anche sabato scorso in occasione del 28° Cross del Sud di Lanciano - e il marocchino del Cover Mapei Kaddour Slimani. "Il rosso" Campione d'Europa under 23, allenato da Luciano Di Pardo, ha così macinato chilometri, impiegando 29'51 per coprire tutto il percorso, con 23 centesimi di vantaggio su De Nard e 35 su Slimani. Lalli che si aggiudica ovviamente anche il titolo Promesse (argento a Seppi 30'59, bronzo a Crespi 31'34) commenta così all'arrivo: "Sono soddisfatto, ma per adesso chiudo qui. E' stata una stagione eccezionale, ora, però, ho bisogno di un po' di riposo." da sito fidal |
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