30km in notturna, quasi tutti sulla neve, teatro le piste della Via Lattea, comprensorio sciistico protagonista delle olimpiadi 2006, ecco la presentazione per questa nuova gara Trail. In molti han risposto alla sfida, oltre 300 temerari con 235 arrivati regolarmente. Temperature polari, colonnina costantemente a -20 con folate di vento gelidissime a Col Basset mt 2596, punto più alto raggiunto, dopo il provvidenziale taglio a Monte Fraiteve, mt 2700. Il dislivello positivo-negativo, si assesta intorno ai 3200 metri, i km rimangono invariati, la pendenza massima raggiunge il 36%  sulla salita "The Black Wall".  Accurato il controllo del materiale obbligatorio, raccomandazioni sull'abbigliamento per sostenere le temperature gelide ed alle 18.00, dalla piazza centrale di Sauze D'Oulx, il serpentone imbocca i sentieri innevati. Si sale aiutati dai bastoncini e con le lampade frontali in testa, si raggiunge Clotes, Sportinia e la cima coppi Col Basset. Proprio in vetta si sono manifestati i problemi maggiori, con sintomi di congelamento alle mani e lo sconforto generale sull'opportunità o meno di proseguire. Fortunatamente la discesa verso Sestriere ha portato condizioni migliori, rigenerato lo spirito e dato lo slancio ai partecipanti, che una volta arrivati nella famosa località turistica, hanno ritrovato le forze per fare il percorso a ritroso. La paura del secondo passaggio a Col Basset non ha scalfito la determinazione e favoriti dal versante protetto, una volta in vetta, dentro nella bufera, giù di corsa verso Sauze D'Oulx con tutto il furore e la felicità di terminare questa gara unica. Le piste, con i pendii ripidissimi, han permesso di correre e di mantenere la temperatura corporea alta e di terminare a braccia alzate. Sotto lo striscione sfrecciano due atleti Francesi, con la sorpresa della squalifica per il vincitore per inosservanza sul materiale obbligatorio. Vittoria che va quindi a Antoine Guillon in 2h58'15'', secondo Daniele Fornoni 2h58'58'' e terzo Stefano Butti 3h00'58''. Da segnalare l'errore di percorso di Matteo Ghezzi che con Corinne Favre ed altri, imbocca il sentiero della 10 km per mancanza di segnalazioni/volontari. Per i fò di pe grande prestazione di PirataGiacomino, 50° in 3h49'44'', ottimo Rasta, 134° in 4h40'34'' e Forvezeta, 156° in 4h55'13''. Per tutti e tre, reduci dalla maratona di Reggio Emilia, una prova da incorniciare. La neo campionessa mondiale Skyrunning, Emanuela Brizio della Valetudo, vince nettamente la gara rosa in 3h18'32'' precedendo la campionessa mondiale Trail Cecilia Mora 3h27'21'' e Patrizia Pensa 3h45'50''. Quarto posto per Giuliana Arrigoni 3h46'16'', quinto per Ilenia Cortinovis 4h10'40'', ottavo per Rossana Morè 4h21'23'' e quattordicesimo per l' Altitude Simonetta Castelli 4h40'31''.      forvezeta

E’ andata in scena oggi sui prati innevati e gelati in quel di Treviglio la prima prova del trofeo Monga 2010. La manifestazione si è corsa sui prati adiacenti al parco del Roccolo. L’Atletica Treviglio ha sfruttato la struttura comunale coperta del parco per disporre i tavoli delle iscrizioni e del ristoro. Inoltre è stato predisposto una bel fuoco riscaldante visto la temperatura gelida della mattinata. Per quanto riguarda il percorso gli atleti hanno corso su due distanze: quella corta di circa 3,3 km (un giro corto ed uno lungo) per le tutte le categorie femminili e per le categorie maschili L e L1 e quella lunga di circa 6 km (che comprendeva un giro corto e due lunghi) per le categorie maschili F,G,H ed I. A detta anche dei più esperti era abbastanza scorrevole e piatto non particolarmente ghiacciato e al più corribile anche con scarpe non chiodate. L’unico appunto, ma forse non si poteva fare di meglio, erano alcune curve a gomito che di fatto costringevano a rallentare il ritmo di gara. Lo start della manifestazione è stato dato puntuale alle ore 9.30. Ha visto coinvolte tutte le categorie femminili e le categorie maschili L e L1 (la batteria più scarsa come numero di partecipanti. A seguire è stata la volta delle 2 categorie F ed H (maschili) che si sono date battaglia sulla distanza lunga e che a visto in scena i nostri Velo (24’16’’ all’arrivo) e Tuono che ha concluso in 27’10’’. Come 3^ gara sarebbe dovuta andare di scena quella del Mini Monga (distanza di 1,2 km). Purtroppo non si è corsa causa mancanza di numeri (sembra che si sia presentata solo una bambina al via..). Il programma della giornata si è chiuso con la batteria delle categorie G ed I (la più numerosa della giornata). Per i nostri hanno corso in ordine di arrivo: Coscia che ha concluso in 24’30’’, Sei Secondi in 26’34’’ , Innominato in 27’39’’ e per finire Pannocchia in 29’30’’.   Innominato

Maratonina competitiva che affida a Claudio Valeri, Nello Testa, Fausto Barbieri e Lorenzo Calza, il compito di fare salire il termometro agonistico della gara. Il gruppo di testa resta unito fino all'11mo chilometro, il cronometro registra il passaggio in 39 minuti netti, ritmo lento dovuto al fondo scivoloso. Al 15mo Barbieri e Calza perdono contatto con i compagni di viaggio: al 18mo Valeri decide di arrivare da solo al traguardo e si lascia alle spalle Testa. L'ordine di arrivo conferma al comando il portacolori dell'AVIS Castel San Pietro, Claudio Valeri, che chiude con il tempo di 1.14.04, seguito da Nello Testa, 1.14.26: ultimo gradino del podio per l'alfiere del G.S. Gabbi, Fausto Barbieri, 1.14.29, a soli tre secondi dal vincitore della medaglia d'argento . Per i fò di pe presente Vengo col tempo alla ricerca della performance per sopravanzare Velo nel campionato sociale. Ottima la gara del Campione Italiano di 24 ore che ottiene la 25^ posizione in 1.24.58. Nella prova in rosa Silvia Lucchi, si concede una gara in allenamento e guadagna la vittoria in 1.31.03 davanti a Sara Restani, 1.38.34, Dina Braguti,  1.39.12.     Forvezeta con spunti da sito org.

14° Edizione delle 3 Miglia d’Oro, 4 giri nel centro città per un totale di 5,2 km. A vincere è Goran Nava davanti a Luca Leone mentre il gradino più basso del podio va a Zakayo Kipsang Biwott.  In campo femminile vittoria di Elisa Cova su Francesca Leone e Alice Betto.

Torna a Bruxelles e vince di nuovo Andrea Lalli. Il finanziere molisano è stato infatti oggi protagonista della Iris Lotto CrossCup, terzo appuntamento stagionale del calendario IAAF. Un percorso, quello di Park van Laken, che dunque si conferma vincente per l'azzurro che proprio qui nel 2008 si era laureato campione d'Europa under 23. Oggi invece, con il tempo di 31:37 sui 10,5 km di un tracciato completamente innevato, Lalli ha regolato nell'ordine l'etiope Abera Kuma (31:40) e i keniani Jacob Chesari (31:42) e Vincent Rono (31:44), grazie ad una decisiva accelerazione a poche centinaia di metri dal traguardo, mentre quinto si è piazzato l'ucraino Sergiy Lebid (32:09), più staccato. Sesto il keniano Paul Kipsiele Koech (32:42), vincitore due anni fa nella capitale belga e quarto ai Mondiali di Berlino sui 3000 siepi. Prima di sferrare l'attacco, Lalli era rimasto a lungo in quarta posizione, alle spalle dei tre africani che si erano alternati al comando. Per l'azzurro delle Fiamme Gialle, 18° individuale e bronzo a squadre tra i seniores una settimana fa agli Europei di Dublino, si tratta della prima vittoria internazionale in campo assoluto. In precedenza, nel corso della stagione, Lalli aveva esordito con il bel successo nel cross di Volpiano, poi ribadito dal 4° posto in quello portoghese di Oeiras. Nella gara femminile, altra vittoria europea con l'olandese Adrienne Herzog, bronzo della recente rassegna continentale, che prevale sulla keniana Iness Chenonge e sulla portoghese Jessica Augusto.   da sito fidal