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GARE DAL 17 AL 23 LUGLIO 2010 |
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In questa sezione, libera a tutti, si inseriscono classifiche e commenti personali. Inviare resoconto a info@fodipe.it |
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COMMENTO DI IVANO COPPI - Anche questa terza del Classic Trail Torcole 2000 di Piazzatorre (BG), contraddistinta da fantastiche condizioni meteo, si è svolta all’insegna della sportività, dell’amicizia e della voglia di correre nella natura. Circa 110 i partecipanti schierati sulla linea di partenza, di cui 70 pronti a darsi battaglia nella selettiva prova competitiva 23 km e 2.029 mt D+. Lo skyrunner bergamasco Fabio Bonfanti (G.S.Altitude), con il tempo di 2.17.19, ha dominato la prova imponendo il suo ritmo sin dalla prima salita del prato della Forcella per poi allungare nei tratti corribili e nelle discese tecniche. Ottimo secondo posto per il compagno di squadra Alex Viciani (2.21.26) mentre Angelo Corlazzoli della società Scais 3038 chiudeva al terzo posto in 2.25.35. La società G.S.Altitude ha visto la presenza di una sua rappresentante anche sul podio femminile: Lisa Buzzoni, già vincitrice lo scorso anno, ha terminato mano nella mano con l’amica-rivale Rossana Morè (Fly UP Sport). Per entrambe, un ottimo 3.02.13, seguite al 3° posto da Amalia Trabattoni in 3.21.12. La prova non competitiva 12 k me 1.000 mt D+ è stata allietata dalla presenza di numerosi giovani e ciò rappresenta un particolarmente motivo di soddisfazione per l’organizzazione dell’evento.
La 12^ edizione della Blumon marathon parte col fresco: il termometro segna 10°C in zona partenza, merito del forte temporale della sera precedente. Bella e impegnativa la gara che si sviluppa costantemente su terreni che richiedono una buona attenzione: gara in cui è meglio non guardare troppo il paesaggio! Non manca il passaggio su un bel traverso innevato così come non manca l'incitamento dei parecchi escursionisti e volontari incontrati, specialmente in discesa. Ottima organizzazione con percorso ben segnalato e presidiato. Finale al fotofinish con il Valetudo Claudio Cassi che ha la meglio su Dennis Brunod (1:58:40 il tempo per entrambi) e Michele Semperboni dell'Altitude staccato di soli 9 secondi. In campo femminile altra vittoria per Cinzia Bertasa (IZ Skyracing) che in 2:39:04 ha la meglio su Emanuela Galesi del GS Padile che chiude in 2:40:45. Terza piazza per Elisa Pelliccioli della Felter Sport in 2:51:53. Per i Fò di Pe presenti i soci Gerva, 156° in 3:08:27 e Battiato, 207° in 3:22:33 battiato
60^ e forse ultima edizione della festa al monte Venturosa, grande impegno organizzativo per il gruppo Amici delle Baite supportati del G.S. Orobie e grande successo di pubblico. Per il secondo anno si riproponeva il vertical kilometer con partenza in località Brembella ed arrivo alla baita del Giacom sul monte Venturosa, una sessantina gli atleti che si sono dati appuntamento, a spuntarla è il lecchese Stefano Butti, poi il bergamasco Paolo Gotti ed il valtellinese Erik Panatti a completare il podio ed a precedere di pochi secondi Corrado Pirola del GS Orobie. da sito gs orobie
Edizione che ha subìto delle modifiche proprio in extremis. A causa della pioggia e della scarsa visibilità, si è deciso di rinviare la partenza di 45 minuti (non più alle 8.30, bensì alle 9.15), sperando che il cielo sopra Canazei si aprisse. Non è andata così e alla fine il comitato organizzatore, ha deciso di tagliare il tratto più rischioso, ovvero gli oltre 3000 metri del Piz Boè accorciando il percorso (da 22 km a 16.3 km). La gara ha visto Larger partire subito a tutta. Il camoscio fiemmese ha domato la Forcella, scollinando con oltre un minuto sui più immediati inseguitori, ossia Tavernaro e il francese Pierre Chavuet. A quel punto, in discesa, non ha dovuto fare altro che gestire il vantaggio accumulato nel tratto in salita. Tavernaro è riuscito a rosicchiargli qualche secondo, ma nulla di più. Alla fine Larger si è presentato sotto lo striscione d’arrivo tutto solo, chiudendo la sua fatica in 1h35’34, quaranta secondi in meno del secondo classificato, il primierotto Tavernaro, appunto. Nella bagarre per il terzo posto, invece, l’ha spuntata il friulano Dapit, che in discesa ha scavalcato Chavuet, finito quarto davanti al bolognese Filippo Beccari, protagonista di una bella rimonta in discesa. In campo femminile, Laetitia Roux - campionessa iridata di scialpinismo e da due giorni anche di Vertical Kilometer - non ha avuto avversarie. Con un’agilità impressionante, la francesina è salita con il suo ritmo sulla Forcella. Ritmo che in poche sono riuscite a reggere. La Mudge ci ha provato, ma è transitata sulla cima comunque con un pesante ritardo. Dietro alla scozzese, la russa Zhanna Vokueva, la francese-andorrana Stephanie Jimenez, moglie di Dapit, e l’altra scozzese Fiona Maxwell hanno tentato di tornare sotto. In discesa la Roux è riuscita a dare addirittura il meglio di sé (e non era facile, visto come era andata in salita), incrementando il vantaggio e chiudendo in 1h48’17” (22esimo tempo assoluto). La seconda, Angela Mudge, si è presentata all’arrivo con un ritardo di oltre 6 minuti; la terza, Stephanie Jimenez, ha accusato un ritardo di dieci minuti. Mario Facchini - Ufficio Stampa Newspower
Non si capisce per quale motivo nonostante i comprovati 35 Km e gli effettivi 2.000 metri di dislivello questa gara non prenda l’ appellativo di SkyMarathon ma tant’è e non sarà sicuramente qualche cavillo a togliere ai 92 classificati l’ orgoglio di aver corso una fantastica gara in un ambiente unico del nostro arco alpino. La Formazza Event con il patrocinio della FSA ha parallelamente organizzato anche una gara di 22Km denominata Bettelmatt Runner alla quale hanno partecipato oltre 150 atleti partiti 15 min dopo gli intrepidi della lunga. Mi limito a descrivere il percorso dal punto di vista tecnico perché se mi lascio coinvolgere dalle emozioni vissute ieri ( e non solo per la fantastica vittoria di Ester ) rischio di rimanere a corto di aggettivi. I concorrenti dopo la partenza dalla piana di Riale 1.750 hanno raggiunto e costeggiato il lago Morasco per poi affrontare l’ impegnativa salita fino al lago dei Sabbioni con il passaggio dal Rifugio Mores 2.500. Da qui attraversamento della diga e si riprende a salire dapprima verso il Rifugio Claudio Bruno e poi al Rifugio 3A 2.900 ( tetto della gara ). Pensate che sul ghiacciaio dietro a questo rifugio si è sciato fino alla prima decade di Luglio ( c’è infatti un vecchio skilift che consente la pratica dello sci estivo ruspante in quanto chi lo vuole fare deve andare a piedi fino al 3A con l’ unica agevolazione che i materiali vengono trasportati con una vecchia teleferica ) e noi abbiamo sceso questa “pista” lunga oltre un km, si è transitati dal Rifugio Città di Busto per poi scendere fino alla piana del Bettelmatt 2.100. Da qui un’ impegnativa salita fino al passo Gries 2.500 e poi di corsa ( per chi aveva ancora birra ) fino alla Capanna Corno 2.300 e al passo di S.Giacomo 2.300. Da notare che dal P.so Gries al P.so S.Giacomo c’è stato lo sconfinamento in territorio Elvetico. Dal S.Giacomo giù lungo la noiosissima strada Enel del Lago Toggia fino al Rifugio Maria Luisa 2.100 e per finire la ripidissima discesa che ci ha riportati fino ai 1.750 metri di Riale. Per la cronaca si è rischiata la doppietta bergamasca in quanto l’ ottimo Paolo Rinaldi del GAV Vertova ha mantenuto la testa della gara fino al lago Toggia, dove lo stradista Bernardini Mauro della Cover lo ha sopravanzato e , nonostante un ultimo disperato assalto lungo la parte tecnica della discesa, Paolo per soli 54 sec. si è dovuto accontentare della piazza d’ onore , sul terzo gradino del podio il valdostano Vuillermoz Diego che ha chiuso in 3.17.03 . In campo femminile Ester Scotti, Valetudo Rosa, ha mantenuto sempre la testa della gara, solo nei primi due chilometri la già campionessa italiana Giovanna Cerutti l’ ha un po’ intimorita . Per il resto è stato un crescendo unico se consideriamo che alla piana del Bettelmatt, dove ero in compagnia di Giovanna, Ester aveva già 5 min di vantaggio. All’ arrivo hanno superato i 13 . Ester ha chiuso 24° assoluta in 4.03.26 , Giovanna Cerutti del Valsesia in 4.16.46 e Francesca Gallone dell’ Ossola in 4.25.59 completano il podio. Giacomo Rottoli
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