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GARE DAL 28 AL 04 MAGGIO 2012 |
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In questa sezione, libera a tutti, si inseriscono classifiche e commenti personali. Inviare resoconto a info@fodipe.it |
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Tempo da lupi ma record di partecipanti all'ottava edizione del Trofeo Dario e Willy a Valmadrera targata O.S.A. Valmadrera (360 iscritti, 320 partenti e 281 classificati). Gara condizionata dal molto fango presente sul percorso ma sempre piacevole. Si parte dal centro giovanile dell'omonimo paese e dopo qualche scaramuccia iniziale nel centro del paese si inizia con ben 1000 metri di dislivello fino ad arrivare alla Forcella dei Corni di Canzo, da qui rapida discesa verso Fo e risalita al Monte Rai per poi iniziare l'ultima picchiata in discesa fino all'arrivo di San Martino. Per la cronaca la vittoria assoluta è andata per la terza volta a Stefano Butti dell'O.S.A. Valmadrera in 1h27'53", secondo gradino per l'orobico Paolo Gotti del G.S. Altitude in 1h29'32" e sull'ultimo gradino del podio Roberto Antonelli dell'A.S.D. Falchi Lecco in 1h30'00"; buone prestazioni anche per i bergamaschi Riccardo Faverio 4°,Berlinghieri Clemente 5°. La vittoria femminile è andata alla bergamasca Rossana Moré in 1h55'24", seconda Ilaria Bianchi dell'Atletica Valcamonica in 1h57'10" e terza è giunta Lorenza Combi dei Runners Colico in 1h59'22". Per i Fo' di Pe presente Rasta 213° in 2h19'36". Un plauso agli organizzatori che con un modica cifra d'iscrizione permettono a molte persone di partecipare,e,con la formula dei premi non cumulabili di essere premiati in molti. Rasta
Dopo il caldo estivo dell’edizione 2011, per il 2012 il Kilometro Verticale di Cossogno ha preso il via il 1 maggio sotto una pioggia battente che ha trasformato l’ascesa al Monte Todum in una sorta di risalita di un fiume, con gli atleti come salmoni a saltellare sulla mulattiera trasformata in ruscello dalle copiose precipitazioni. Primo atleta al via alle 9 in punto, tutti gli altri ogni 15’’, anche se, come si vede dalla classifica, numerosi atleti non si sono presentati alla partenza, preferendo restare al caldo sotto le coperte invece di sfidare il freddo e la pioggia. Gli irriducibili, invece già durante il riscaldamento correvano sotto la pioggia dicendosi l’uno con l’altro ‘ma chi ce la fa fare a noi?’ ma in fondo ai nostri cuori noi lo sappiamo chi è che lo fa fare… è l’amore per uno sport che si pratica anche sotto le bufere di neve, col ventaccio gelido o con temperature estive da infarto. Noi abbiamo il demone della corsa dentro! E questo demone mi ha fatto sperare fino all’ultimo di poter battere il mio tempo dell’anno scorso. Eravamo solo io e il monte Todum e anche stavolta ha vinto lui. Tutti a dirmi che era impossibile battere il tempo dello scorso anno con quel tempaccio e coi sentieri trasformati sulla mulattiera in torrente o sull’erba in acquitrini fangosi, ma io ci ho provato e creduto fino alla fine e così mi sono guadagnata il terzo posto in classifica assoluta femminile dietro alla pluricampionessa Manuela Brizio e alla campionessa italiana di winter triathlon Enrica Perico. Podio femminile, quindi, così composto: Manuela Brizio della Valetudo Skyrunning rosa col tempo di 51’23’’, seconda Enrica Perico del Pont Saint Martin in 52’18’’, terza Isabella Labonia della Valetudo Skyrunning rosa in 54’51’’. A seguire un’altra aquila Valetudo Rosa, Marina Plavan che, nonostante gli impegni recenti nelle lunghe distanze, si testa volentieri anche sulle corte e chiude in 57’04’’, mentre quinta arriva la frizzante Julia Baykova dell’ ASD Trail Running in 59’39’’. Podio maschile con Marco Moletto del Dragonero Caragliese sul gradino più alto, col crono di 41’24’’, seguito da Mattia Scrimaglia del Bognanco G.S. in 41’54’’ e terzo Rolando Piana del Group in 42’04’’. Altre aquile Valetudo presenti Mauro Brizio, 16esimo assoluto in 49’57’’ che ha vinto un bottiglione di vino come premio speciale degli organizzatori alla memoria del loro compagno di squadra recentemente scomparso che l’anno scorso aveva corso il VK di Cossogno proprio con il tempo di Mauro e Matteo Lorenzi, 52esimo assoluto in 54’17’’. Isabella Labonia
Tagliano il traguardo in 462 nella Maratonina vinta da Paolo Pizzato in 1h12'59'' su Gennaro Piermatteo 1h13'28'' e sul Bergamasco Franco Togni, terzo in 1h15'35''. Vittoria in casa Atletica La Torre per Silvia Moreni in 1h23'43'' con largo vantaggio su Lorena Panebianco 1h31'29''. Forvezeta
Leggendo del trail nella riserva naturale della Bessa e della sua miniera non mi sarei mai aspettata un simile territorio come scenario per una gara! Innanzitutto, la Bessa è un giacimento aurifero che si è formato per erosione e risedimentazione da parte dei corsi d’acqua dei depositi morenici ricchi di oro. Peccato per la pioggia ininterrotta che non ci ha consentito di fermarci a lungo nel post gara per gustare con calma anche la ricerca dell’oro ‘amatoriale’ con un gruppo di setacciatori esperti del luogo che per diletto insegnano ai turisti come cercare l’oro. Il trail della Bessa ha preso il via dal centro visite del parco e, attraverso la piccola frazione di Zubiena, ha condotto i runners tra cumuli di sassi, cespugli impenetrabili, stradine sabbiose retaggio della grande miniera a cielo aperto e vie ciottolose costruite dai Romani, che sembrano uscite da un documentario di storia antica. Mi sono chiesta come potevano esser percorse con carretti di legno queste vie con enormi ciottoli di fiume se noi runners abbiamo dovuto rallentare la nostra corsa per paura di mettere il piede tra uno e l’altro e prendere qualche storta…. Per fortuna nei pezzi pianeggianti abbiamo potuto tenere quasi il ritmo da mezza maratona per recuperare il tempo perso anche nelle salite, mai troppo ripide, su sentieri. Un territorio davvero ricco quello del biellese, che sto scoprendo trail dopo trail. Il colpo di fulmine c’è stato con la Piota Vagante a Salussola, l’innamoramento col trail Nata Libera a Sala Biellese, con la scoperta dei territori della Serra, l’altopiano morenico di origine glaciale che si presenta come un lungo cordone agli occhi di chi lascia l’autostrada per dirigersi verso il lago di Viverone. Con questo terzo trail della Bessa e la sua miniera d’oro, posso davvero affermare che il biellese è un piccolo gioiello da scoprire volta per volta. Per chi è appassionato di corsa non c’è occasione migliore che attraversare questi territori facendo turismo correndo. Km e km di sentieri si snodano nella riserva naturale della Bessa, con diversi itinerari. Noi runners domenica 29 aprile, grazie agli organizzatori dei trail dei parchi, abbiamo potuto scegliere tra il giro lungo di 19 km e quello corto da 9,5 km. Nonostante la pioggia, tanti partecipanti si sono presentati alla partenza. Primi sulla lunga distanza, per la terza volta, dopo la Piota vagante e il trail Nata libera, ancora Enzo Mersi dell’Atletica Monterosa e Isabella Labonia della Valetudo Skyrunning Rosa rispettivamente col tempo di 1h10’05’’ e 1h26’27’’. Completano la classifica maschile Stefano Velatta dell’Atletica Candelo (1h12’14’’) e Valentino Osiliero del Gruppo Amici Corsa Pettinengo (1h13’45’’). Tra le donne, invece, al secondo posto Gabriella Boi dell’A.S. Gaglianico74 in 1h34’28’’ e terza Teresa Magagnato del GSA Pollone in 1h37’53’’. Nella corta, primo Gabriele Ganavento dell’Atletica Candelo in 46’09’’ e prima donna Anna Bianchetto in 50’39’’. Presente anche l’aquila Valetudo Matteo Lorenzi che per non esagerare, visto il rientro da poco dopo un lungo stop, ha corso i 19 km al medio chiudendo 38esimo assoluto in 1h26’06’’. Isabella Labonia
Il Nazionale Ruggero Pertile si aggiudica la gara Isolana in 1h08'40'' con il Bergamasco Igor Rizzi al 3° posto in 1h09'16''. Femminile a Roberta Ferru in 1h24'11''. Frz
1h08'23'' per Hannes Runnger che sale sul gradino più alto del podio, così come Soumiya Labani che in campo femminile segna 1h15'22''. Frz
Denis Curzi si accontenta di 2h20'14'' per portarsi a casa la maratona del Piceno Fermano. Gara femminile a Alemtsheay Hailu Kakissa in 2h48'03''. Frz
Non decolla come numeri, solo 99 arrivati e come qualità dei partecipanti. Vittoria a Attilio Alessandro in 2h43'45'' e Manuela Di Stefano in 3h16'47''. Frz
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