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Per
sapere quanto si è considerati all’interno
di un gruppo podistico, si adotta un sistema
molto semplice: attendere il giorno della
gara organizzata dal gruppo stesso, e vedere
quale incarico ti verrà assegnato.
Personalmente credo di aver sempre ricevuto
compiti di grande responsabilità, tra i
quali: “servizio scopa”, ”parcheggiatore”
(solo quando piove!) e il più redditizio
“responsabile sacchi immondizia”. Con un po’
di fortuna, rovistando al loro interno, si
possono riesumare scarpe da corsa in buone
condizioni. Nelle ultime edizioni del Fosso,
invece, presiedo sempre “ l’area spugnaggio”.
I Fò di pe si fidano ciecamente di me,
probabilmente perché non trascuro mai quel
dettaglio fondamentale per chi ricopre
questo delicato ruolo: le spugne devono
essere bagnate!!! A differenza di quello che
si potrebbe pensare, ci si può levare anche
discrete soddisfazioni. Nel 2009 dopo aver
bloccato il transito dell’auto guidata
dall’ex presidente della provincia Valerio
Bettoni, (persona squisita) prima lo
“stordii” con la storia del Fosso, poi
riuscii a coinvolgerlo nella raccolta delle
spugne, fino a che ingaggiasse una sfida con
l’altro addetto (un alpino) a chi ne
raccoglieva di più. Se avessi insistito,
sarei forse riuscito anche a convincerlo ad
andare a giocare a tombola al di là del
canale, dove il mio “mister” Giambattista
organizza il bingo tutti i venerdì sera del
mese di giugno. Quest’anno, per dare
ulteriore “immagine” al servizio, volevo
assegnare tramite concorso, gli ambitissimi
ruoli di “Cremine” per quattro addette allo
spugnaggio. Dopo interminabili selezioni e
una lunga opera di persuasione, (molte
avevano rinunciato, perché non volevano
portare a casa le spugne da lavare e
sterilizzare: lazzarone!) restavano
solamente due candidate (per quattro posti).
Una la obbligo,(mia moglie) l’altra la
costringo.( moglie di un iscritto alla gara:
tale Romeo). Riesco infine ad aggregare al
duo anche un piccolo “bocia”, perché
svolgesse il “lavoro sporco” : immergere la
spugna in acqua calda e aceto per poi
passarla agli atleti meno graditi al suo
papà. La quarta componente, (una mia vicina
di casa) dopo una laboriosa opera di
convincimento, per strappare un –Ok,ci
sarò!- partirà improvvisamente per le
vacanze Venerdì alle 20.25 (sgommando!).
Sono due le condizioni necessarie, perché
l’area spugnaggio assuma un ruolo primario
durante una corsa: caldo e afa. Protagonista
sarà invece la pioggia, così da mandarmi
all’aria mesi di lavoro. Resta comunque il
fascino di veder sfilare uno ad uno tutti i
concorrenti. E nonostante questa sosta
“forzata” giunga nel momento opportuno ( mi
sento parecchio affaticato), quando vedo
transitare il “mio gruppetto di riferimento”
provo già “nostalgia da competizione”. Causa
vacanze avrei dovuto attendere fino alla
prova Bariano, per ristabilire alcuni ruoli
sfuggitimi di mano nelle ultime gare.
D’altra parte non potrei mai gettare la
spugna.
crema
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