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Valbrembo:
Venerdì 09/07 ore 18.25. Telefono al Fò di
pe Grisù, autista e responsabile trasferte
del gruppo per accordarmi su ritrovo e
orario partenza per Bariano. Era già in
viaggio. Qualcuno gli aveva detto che se si
fosse iscritto entro le 19, avrebbe avuto un
bonus di 100 punti per rinvigorire la sua
avvilente classifica. Dopo averlo disilluso,
e convinto a tornare a prenderci, il timore
che in preda alla disperazione potesse
compiere gesti estremi, mi porta ad avvisare
il segretario Vengo col tempo, che a sua
volta, spaventato per il rischio di non
trovare un passaggio, cerca telefonicamente
di tranquillizzare lo sventurato fino al
nostro arrivo. Si unisce in fine anche il
Comprabene, e per consolare un affranto
Grisù, gli si promette il rimborso
dell’iscrizione alla gara. Io contribuirò
con tre euro, gli altri due “brillantoni”
con 50 centesimi a testa. La serata è calda
e afosa , ed il percorso di 7,5 km circa,
dopo un primo giro di pista (sterrata) ed un
breve tratto di strada asfaltata, segue
prevalentemente un sentiero tra i campi, con
alcuni brevi saliscendi che rendono questa,
una delle corse più dure dell’intero
circuito. Covo il desiderio di ristabilire
le gerarchie con l’indemoniata Lacrima, ma
visto che è trascorso quasi un mese
dall’ultima competizione (Ciserano l’ho
rimossa dai ricordi) preferisco evitare
sfide. La partenza è come di consueto una
pistolettata. Esco dal centro sportivo
imbottigliato nel traffico, ed impiego oltre
un km per raggiungere il Lucio Bazzana, che
ringalluzzito dalla presenza del nipotino
aveva dato tutto nell’iniziale giro di
pista. Imbarazzante invece la prestazione
della figlia, che nonostante gli incitamenti
del figlioletto, arrancava nelle posizioni
di rincalzo. Risalgo lentamente la china, e
dopo numerosi sorpassi, verso il 5km mi
porto a ridosso del gruppetto guidato dalla
Lacrima. Da qui purtroppo comincia anche la
sofferenza. Fatico moltissimo a tenere il
passo, e non riesco ad accodarmi al
gruppetto. Sono muscolarmente a pezzi quando
finalmente finisce lo sterrato, resto nella
scia fino all’ingresso del centro sportivo,
dove con un spunto “ alla Crema” riesco ad
avere la meglio su di una Maria sempre più
leader incontrastata di questo bellissimo
Fosso 2011, non che fonte principale dei
miei patimenti. Taglio il traguardo in
28.43, stremato! Non terminano le sventure
invece per il buon Grisù, che dopo
l’ennesima mediocre prestazione, affamato
ritrovava entusiasmo per il pasta Party. E’
in lacrime quando gli viene comunicato che
la pasta era terminata.La presenza del del
Fò di pe “4 primi” aveva spiazzato la pur
volenterosa organizzazione.
crema
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