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GARE DAL 01 AL 09 MAGGIO 09 |
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Una bella giornata di sole accoglie la 10^ edizione della Maratona d’Europa e le 11.000 persone suddivisi sulla maratona, la mezza maratona e la non competitiva. La partenza della Maratona è prevista in Piazza Unità a Gradisca di Isonzo, in provincia di Gorizia. Il tracciato prevede di attraversare la piana sotto le alture del Carso, teatro negli anni 1915 / 1916 della sanguinosissima guerra di trincea nel corso della Prima guerra mondiale. La strada è pianeggiante e punta verso il vicino mare attraversando Sagrado, Fogliano, transitando davanti al Sacrario militare di Redipuglia (con più di 100.000 caduti), Ronchi dei Legionari con il suo aeroporto per sfiorare Monfalcone sede di importanti cantieri navali. Arrivati alla costa in prossimità di Duino, con il suo Castello sul mare, il percorso segue la spettacolare Strada Costiera incontrando alle porte di Trieste il Castello Miramare. La mezza maratona, denominata dei due Castelli, parte da Duino ed arriva a Trieste, percorrendo lo stesso tragitto della seconda parte della maratona. L’arrivo a Trieste è previsto in una delle piazze più belle d’Italia, Piazza Unità d’Italia, ampia e affacciata sul golfo con la città sulle colline. Come spesso accade la maratona è stata una disputa tra atleti africani che hanno occupato i primi 6 posti della classifica: primo, col tempo di 2:14:48 il 22enne keniano Kiprono Kipchirchir. I suoi rivali sono stati battuti in volata. Due secondi dopo è arrivato un altro keniano, Kanda Kipkoech, e terzo, staccato di un altro secondo, il marocchino Laalami Cherkaoui. Primo italiano al settimo posto, è Licen Porro Giacomo in 2:34:27. Per la vittoria al femminile dobbiamo cambiare continente: è la brasiliana De Siqueira Nadir a vincere terminando in 2:47:02. E’ la quarantenne italiana Satini Stefania a terminare seconda in 2:56:22; alle sue spalle sopra le tre ore, giunge Pillon Paola. Nella maratona a staffetta vince la coppia formata da Michelis Mauro e Di Luca Antonio che termina in 2:32:59, entrambi gli atleti sono della classe 1957. Nella mezza maratona vittorie di atleti italiani: nei maschi è Cantan Stefano ad imporsi con il tempo di 1:09:31 mentre nelle femmine è Veraldi Paola che chiude in 1:20:22. pannocchia
La partenza della ColleMar-athon, dal colle al mare, è a Barchi che si trova verso l’interno sulle colline a 320 mt slm; il percorso si svolge poi in un paesaggio unico e stupendo, con continui saliscendi, attraversando i comuni di Mondavio, dove all’interno del castello i figuranti in costumi medioevali fanno da cornice, i borghi di Orciano, San Giorgio, Piagge, Cerosa e San Costanzo, arriva alle porte di Fano passando il ponte sul fiume Metauro. Si entra infine nel centro storico e si passa sotto l’Arco di Augusto (antica porta di accesso alla città dalla via Flaminia proveniente da Roma) e da qui si va nel porto dei Cesari dove è posto l’arrivo. Sia fra gli uomini che tra le donne, gli atleti italiani sono relegati al 3° gradino del podio. In campo maschile la vittoria è andata al keniano Philemon Metto Kipkering, che chiude la sua prova in 2h26’34” , davanti al connazionale Joshua Kipchumba Rop 2H26’43”. Completa il podio Giorgio Calcaterra, in 2h31’57”. Tra le donne, vittoria alla romena Ana Hecico 2h53’17”, davanti alla croata Marija Vrajic 2h55’46” ed all’italiana Paola Garinei 3h07’24”. karestia
Nella giornata che ha consacrato campione italiano di 24 ore il nostro Marco Baggi (Vengo col tempo) si è svolta la seconda prova del Circuito Corrimilano. La corsa su strada “Corrilambro” si è tenuta all’interno del Parco Lambro a Sesto San Giovanni su un percorso immerso nel verde da ripetersi due volte per un totale di 7,6 km. La vittoria è andata a Corrado Mortillaro concludendo la sua prova con il tempo di 23’03”, secondo Tommaso Vaccina in 23’ 23” e terzo Roberto Calogero Chinnici in 24’16”. Prima tra le donne è stata Simona Baracetti in 27’34”, seconda Federica Porro in 28’52” e terza Cecilia Cattoni in 28’57”. cucciolo
Berny Dematteis ha dominato la prova vincendo in 31'12" con un buon margine su Gabriele Abate, 31'48'', e sul gemello Martin Dematteis, 32'06''. Renate Rungger, ha tagliato il traguardo in 35'52", al secondo posto si è classificata Valentina Belotti,37'11'', terza Cristina Scolari, 39'06''. Nella gara amatori vittoria di Don Torresani in 34'42'' con Ferro, fò di pe, sesto in 36'27''. forvezeta
Vittoria di Hicham El Barouki (2:26:52) e straordinaria prova di Claudia Dardini, che in 2:41:37 registra il nuovo primato femminile della manifestazione e una delle migliori prestazioni assolute a livello italiano nel 2009. In campo maschile tutti gli occhi erano puntati sul campione italiano di maratona Migidio Bourifa e su Hicham El Barouki, già secondo a Vercelli nel 2007 nel suo esordio assoluto sui 42.195 m. Mentre la gara di Bourifa si è conclusa al 21esimo km a causa di un affaticamento muscolare, l’atleta marocchino ha messo in chiaro le sue intenzioni sin dai primi chilometri, partendo in fuga solitaria senza più lasciare la testa della corsa, rifilando quasi due minuti al connazionale Saad Ribag, 2:28:41, a completare il podio l’ottimo italiano Francesco Bianco, 2:29:41. Vera protagonista della giornata è stata la toscana Claudia Dardini : il suo 2:41:37 abbassa di quasi nove minuti il precedente primato della gara, migliorato per il sesto anno consecutivo in campo femminile, quasi un record anche questo. Seconda piazza per l’ultramaratoneta croata Marija Vrajic, che con 2:59:05 centra il terzo podio consecutivo a Vercelli; infine, terzo posto in 2:59:42 per Loretta Giarda. Esordio con la maglia fò di pe di Grisù che termina in 3:36:54 e di Barci, ottimamente sotto le 4 ore con 3:57:07 mentre mette in paniere solo il risultato Crema, che non trova la giornata e termina in 3:58:22. frz con spunti da c.s.
Prima edizione della gara sull'altipiano di Selvino come antipasto del Fosso Bergamasco in onda da Venerdì 08 Maggio. Vince Maurizio Bonetti su Mirco Bianchi e Walter Guerinoni. Presente per i fò di pe Gian, 11° assoluto. In campo femminile Nadia Cortinovis prevale su Paola Mazzucchelli e Nella Gregis. forvezeta |
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