In
previsione di gareggiare su distanze lunghe,
sono alla ricerca di un partner di
allenamento: non tanto per la compagnia , ma
in quanto necessario per poter sfogare su di
lui le mie ansie… Non ho che l’imbarazzo
della scelta, avendo nel raggio di un paio
di km tra Paladina e Valbrembo, ben otto
podisti tra amici e compagni di squadra,
sicuramente lieti di aggregarsi. Il più
stimolante (maratoneta da 2.41) è senz’altro
l’amico e vicino di casa: Giambattista. E’
tornato alla corsa dopo una breve parentesi
da allenatore, dove la negligenza del suo
unico allievo, oltre a procurare un
principio di esaurimento, gli ha stroncato
ogni illusione di un futuro da tecnico. Il
dazio da pagare per essere ripreso sotto la
sua guida, e ritrovare il suo “affetto” è
però altissimo. Chiedeva in cambio, che dal
08/12/11 al 06/01/12, facessi la parte
dell’asino nella rappresentazione del suo
adorato “Presepe dei Lavandai”. Dalle 20
alle 22 nei giorni feriali, dalle 11 alle 23
le domeniche e i festivi. Obbiettivamente
gli orari mi andavano a pennello perché
compatibili con quelli del lavoro, ma il suo
categorico rifiuto di concedermi la ciotola
di “rosso”, per il timore che potessi fare
lo stupidino con la mucca, fa saltare la
trattativa. Cosciente però, delle difficoltà
di trovare un alternativa migliore, sta
cercando di persuadermi, facendo leva
sull’importanza del ruolo assegnatomi. Dice,
che oltre ad una notevole visibilità, mi
porterebbe benefici sotto il profilo
dell’immagine, essendo inserito in uno dei
presepi tra i più prestigiosi della
bergamasca. Concedeva pure un bicchiere di
vin brulè a fine serata. Umh…non sono del
tutto convinto, ed ho chiesto un paio di
giorni di riflessione prima di decidere. Mi
sposto di poche centinaia di metri, e trovo
il Fò di pe: Grisù. Con lui però, ho
troncato ogni rapporto qualche mese fa,
quando, alla vigilia del mio esordio in un
“Triathlon promo”, mi aveva prestato la sua
bici da corsa…forata!!! Dov’è finito il
bravo Grisù che tutti i lunedì sera mi
omaggiava del suo delizioso liquore alla
liquirizia? E’ mai possibile che l’invidia,
possa rendere un uomo così malvagio?. Punto
allora al socio falegname: Pirata Giacomino,
anche lui residente nella bassa Valbrembo.
Purtroppo non ha tempo da dedicare alla
corsa in questo periodo, perché ancora
impegnato nel suo rivoluzionario progetto
che stravolgerà il mercato (così dice!). Un
innovativo barbecue “usa e getta”,
interamente in legno, ed arricchito da
intarsi in segatura compressa. Un problema
insormontabile tuttavia, gli si presenta
continuamente di fronte ai funzionari
dell’ufficio brevetti, che gli contestano
proprio la denominazione “Usa &Getta”. Ogni
volta che cerca di illustrarne le
caratteristiche ed il funzionamento,
l’incolpevole barbecue prende fuoco, finendo
così per essere “gettato prima dell’uso”. E’
un Giacomino che non demorde quello che si
butta ora alla ricerca di un legno ignifugo…
Lascio la zona Ghiaie, per spingermi “su” in
paese. Qui posso trovare il socio Forvezeta,
che oltre ad essere il mio “editore”, gode
ancora di una buona nomea da podista - anche
se parecchio logorata negli ultimi tempi:
come il nostro rapporto del resto- Non ho
digerito il fatto, che come “editore”,
avesse aspettato oltre due anni per dirmi
che dopo la virgola ci vuole lo spazio.
Vicino al Forvezeta risiede un altro Fò di
pe: il Rasta. Trovarmelo davanti nella
classifica sociale mi causa però il prurito,
e mi impedisce una corsa serena in sua
compagnia. Nonostante la sua figura,
appartenga più al folklore che al podismo
montano, (la sua folta e lunga chioma, più
che rasta , pare un agglomerato di zucchero
filato, imbrunito e privato del
“bacchettino”) riconosco comunque che è uno
specialista nel raggranellare punti nelle
Skyrunning. Lascio allora il centro paese ed
attraverso la statale, e trovo un altro
socio: il Walter. Lui mi nega la compagnia,
perché “l’anziano” padre (il Fò di pe:
Dotto) gli ha vietato di frequentarmi. Mi
considera “soggetto destabilizzante”. Giungo
allora in prossimità dei colli. Qui posso
contare sul “Ventesimo”, podista esemplare,
naturalmente non per le ripetute, ma nei i
lenti si comporta dignitosamente. Mi dice
che ultimamente non riesce a stare sotto i
6minuti al km. –Ok!-- gli rispondo che ci si
vede prima di Natale per gli auguri. Nella
zona non resta che il Coscia Pallida.
Francamente improponibile. La figuraccia
rimediata in occasione della “Scalata dello
Zucco” ha screditato l’intero gruppo Fò di
pe. Dopo essersi regolarmente iscritto alla
corsa, si era presentato puntuale alla
partenza, con un filo di abbronzatura, e
tanta voglia di far bene. Ma dopo aver fatto
due conti, il terrore di non arrivare
puntuale dalla suocera all’ora di pranzo per
l’osso buco, l’aveva riportato al
parcheggio, perdendo così, oltre che la
faccia, anche la fama da “osso duro”. In
società è partita la raccolta firme e
monetine ( si è deciso di concedergli la
buona uscita) per allontanarlo dal gruppo.
Ho praticamente esaurito tutti i “bonus”, e
mi chiedo se questo risultato non sia da
imputare anche, alle difficoltà che incontro
ultimamente nei rapporti interpersonali,
visto che domenica, anche con la mia giovane
sposa c’è stata incomprensione nella
comunicazione. Si è molto arrabbiata, solo
per il fatto che prima che uscisse di casa
per andare a messa, le avessi raccomandato:--
Comportati bene!—
Crema
p.s A questo punto, dovrei
affermare:--Meglio solo che mal
accompagnato!—ma è più probabile che passerò
le vacanze Natalizie in una capanna,
consapevole di aver trascorso in passato,
Natali peggiori.