La
pubblica ammissione fatta al ritorno dalla
Sicilia, di aver raccolto degli agrumi da un
albero, i cui rami invadevano la strada, ed
i limoni supplicavano di essere trasferiti
al nord, mi ha procurato diversi grattacapi.
Non solo i vari "vergognati", "ladro", "mort
de fam", ma sono stato perfino oggetto di
anonime minacce di morte ( si sospetta
fossero inviate dal mio fruttivendolo).
Anche la mia anziana madre, dopo aver
appreso delle mie gesta, è rimasta incredula
e delusa, dal quel figlio a cui aveva
cercato di trasmettere gli imprescindibili
valori dell'onestà e della solidarietà. Io
mi ero tenuto l'intero bottino, e non le
avevo portato nemmeno un limone. Non mi
perdonerà mai! Gli infidi non risparmiavano
neppure la figlia della mia adorata suocera.
Per lei, oltre alle accuse di complicità,
pesava l’aggravante della risata. Esplicite
alcune immagini che la ritraevano giuliva
con in mano la refurtiva. Dopo essere stata
spremuta come un limone, aveva deciso di
collaborare con la giustizia, (la limonata
se l’era già bevuta però) lasciandomi nei
guai. E pensare che a Siracusa, dopo aver
assaggiato anche un paio di arance
(immangiabili) colte "quà e là", anzichè
scaraventarle a terra con rabbia, le avevo
riposte educatamente sui loro rami. In
realtà i limoni li avevo colti per il mio
editore, il
Forvezeta.
Il suo dietologo gli aveva imposto una dieta
ferrea a base di agrumi per smaltire
l’imbarazzante peso raggiunto nell’ultimo
periodo di sosta forzata. Personalmente, a
me piaceva molto anche così paffutello.
Infine la cosa più dolorosa. Le varie
scritte sui muri di Paladina e Valbrembo,
riportanti “Crema sindaco”, erano state
sostituite con “Crema in galera”. Sono
rimasto molto turbato da tutte queste
infamanti accuse, e ho valutato l'ipotesi di
riporre la "penna" nel cassetto, e coltivare
le mie passioni senza divulgarle. E' stato
solo grazie all'intervento di mia figlia se
in questo momento sto ancora scrivendo. E'
stata lei a spronarmi a non mollare e tenere
duro, assicurando che in primavera mi sarei
potuto togliere delle grosse soddisfazioni,
perchè con l'arrivo delle ciliegie avrei
raccolto i meritati frutti del mio lavoro.
Non mi considero un ladro, ma solo un
estimatore dei prodotti della terra, che
condivide la passione per la frutta con i
proprietari degli alberi.
CREMA
PS. La
mia onestà, mi porta anche a fare una
doverosa precisazione. Non è vero, come più
volte dichiarato, che ho cominciato a
correre a 40 anni. Ho iniziato da piccolo,
con le campestri nei frutteti. E anche ora,
come allora, un solo grido echeggia durante
la corsa: va...Fò di pe!!!