Copyright by THEA 2004
L'importanza della frequenza cardiaca massima è stata amplificata dall'uso del cardiofrequenzimetro. Molto spesso gli allenamenti con il cardiofrequenzimetro vengono espressi come percentuale della frequenza cardiaca massima.
Purtroppo però la prestazione (e di conseguenza anche gli allenamenti!) è indipendente dalla FcMax. Infatti consideriamo due soggetti che hanno la stessa quantità di sangue espulsa a ogni battito cardiaco (supponiamo 140 ml/min) e la stessa quantità di emoglobina nel sangue. Il primo ha una frequenza a riposo di 65 bpm e una FcMax di 180 bpm, il secondo una frequenza cardiaca a riposo di 45 bpm e una FcMax di 180 bpm (la stessa). Il secondo soggetto ha una frequanza cardiaca di riserva (FcMax-frequenza a riposo) maggiore (135 contro 115). Ciò significa che potrà spingere nelle arterie più sangue (140 ml x 20 bpm, quasi 3 litri!) e quindi è avvantaggiato come trasporto dell'ossigeno ai muscoli.
Per calcolare la frequenza cardiaca massima da oltre 30 anni si usa la formula: 220-età del soggetto.
L'errore che commettono molti preparatori è di considerare questa formula ancora valida e valida per tutti i soggetti. Incominciando da questo punto dobbiamo rilevare che la ricerca ha ormai stabilito che si tratta solo di una media della popolazione e che lo scostamento può arrivare al 15%. Quindi se consideriamo soggetti di 50 anni avremo una media di 170, ma, su un campione molto grande, alcuni soggetti presenteranno una FcMax di 145 e altri di 195 (casi limite).
Qualunque formula che dia la FcMax è perciò una media sulla popolazione.
Il secondo punto è che la formula 220-età non ottimizza nemmeno gli scostamenti dalla media (cioè la percentuale dei soggetti per cui è decisamente errata).
Nel 2001 Hirofumi Tanaka (Università di Boulder, Colorado) ha pubblicato i risultati dell'analisi di 351 studi su un totale di 19.000 soggetti. La formula che dà la media è stata corretta in:
FcMax = 208 - 0,7 x età
Un soggetto di 60 anni avrà perciò una FcMax stimata di 166 (contro 160 della vecchia formula). Poiché la nuova formula è stata accettata dall'American Heart Association e dall'American College of Sports Medicine è un buon test sulla conoscenza della cardiologia sportiva del vostro interlocutore. Se non conosce la formula di Tanaka è rimasto nel XX secolo!